Caso Seat: richiesta l’ammissione al concordato preventivo

300x212xseat-pg1-300x212.jpg.pagespeed.ic.PgaeDdArw6Ieri in borsa è stata la giornata del caso Seat Pagine Gialle.

Dopo un consiglio di amministrazione durato diverse ore la società ha infatti richiesto l’ammissione al concordato preventivo. La decisione, secondo quanto detto al termine del cda, è stata presa per garantire la “continuità aziendale” alla luce dell’impossibilità attuale dell’azienda a far fronte agli impegni presi sul debito nel 2013.

Seat ha inoltre dichiarato in una nota che, per il principio di parità dei creditori, non procederà né al pagamento della rata semestrale di interessi  sui prestiti obbligazionari” in scadenza il 31 gennaio scorso né al pagamento delle “rate per interessi sul finanziamento bancario senior dovute il 6 febbraio prossimo”.

Gli obiettivi economici e finanziari stabiliti per il 2013 in seguito alla ristrutturazione del debito “non sono più attuali e raggiungibili alla luce delle attuali performance e delle previsioni di mercato”, per questo motivo nonostante “una apprezzabile capacità di generare redditività e cash flow operativi, Seat ha un livello di indebitamento finanziario che non è sostenibile” e che “rappresenta un ostacolo per interventi volti allo sviluppo industriale”.

I rimborsi previsti per il 2013 ammontano infatti a 200 milioni (70 in quota capitale e 130 per interessi), contro “una stima di generazione di “cash flow a servizio del debito di circa euro 50 milioni ed una liquidità effettivamente disponibile pari a circa euro 100 milioni”.

In seguito alla notizia il titolo Seat ha subito nella giornata un tracollo in Borsa del 40%, vale adesso o,ooo8 euro con una capitalizzazione di soli 12 milioni di euro.

di Redazione

foto: economiaweb.it

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