Berlusconi candida Monti

Alla presentazione del libro di Bruno Vespa, “Il Palazzo e la Piazza”, Berlusconi ha risposto alle domande dei giornalisti creando una notevole confusione circa i suoi intenti.

Inizialmente l’ex premier, dopo giorni di attacchi furiosi contro Monti e dopo aver sfiduciato il governo da quest’ultimo guidato, si dice disposto ad un passo indietro nel caso in cui Monti fosse disposto a candidarsi: “Se Monti si candida faccio un passo indietro, ma non credo che gli convenga. Non credo che Monti accetti di diventare uomo di parte o di partito ma se decidesse di aderire a questa richiesta vi aderirebbe tutto schieramento moderato. Anche io glielo proposi, Monti mi disse che non era suo intendimento”. Se Monti fosse disposto a candidarsi come leader di una coalizione moderata capace di tenere insieme tutti i partiti, ivi compresa la Lega, “io, nell’interesse del Paese, nell’interesse dello schieramento dei moderati, sono pronto a fare qualsiasi cosa”.

Contemporaneamente tuttavia Berlusconi rilancia: ”Angelino Alfano e’ assolutamente candidato premier ed e’ in pole position per palazzo Chigi” aggiungendo: ”Non e’ affatto escluso, ha tutta la mia stima ed e’ assolutamente possibile che sia lui il presidente del Consiglio”.

Infine conferma di essere lui il vero candidato del Pdl quando afferma: “Con la Lega stiamo trattando e stiamo trattando  il riconoscimento a Maroni come candidato presidente della Lombardia, se la Lega non arriva con noi a un accordo sulla mia candidatura alla presidenza del Consiglio o noi non arriviamo a un accordo sulla candidatura di Maroni presidente della Lombardia, immediatamente cadrebbero i governi di Veneto e Piemonte guidati da uomini della Lega”.

Non mancano gli attacchi alla magistratura definita “il cancro della nostra democrazia”, la stessa magistratura che non gli permette di candidare Dell’Utri con “accuse infondate”, cosa smentita dallo stesso Dell’Utri neppure un ora dopo quando ha dichiarato: “Solo un malinteso – dice il senatore siciliano – tutto nasce dal fatto che io circa un mese fa gli avevo comunicato la mia intenzione di non candidarmi. Poi però ci ho ripensato e non ho avuto modo di comunicarglielo. Ora però gliel’ho detto e lui mi ha risposto che non ci sono problemi. Non c’è motivo perchè lui dica ‘no'”.

Sull’Europa afferma: ”Per quanto riguarda l’Europa si può parlare di malintesi e di molta malizia da parte di qualche protagonista. Io sono un europeista convinto ma non mi si può convincere di un’Europa in cui ci sono paesi egemoni che colpiscono gli interessi degli altri Paesi. Sono invece convinto dell’Unione europea”, continua a sostenere tuttavia che lo spread sia un imbroglio: ”Io ho detto che è un imbroglio nel novembre 2011 e lo confermo perché su uno spread oltre 500 punti venne fatta una battaglia in Europa dando la colpa a me e si disse che avevamo portato il paese sul baratro e questa è stata una menzogna”.

di Redazione

foto: lapoesiaelospirito.wordpress.com

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