“Votando no al partenariato dell’Italia con l’Afghanistan ho voluto denunciare quanto denaro dall’Italia affluisca in Cooperazione a paesi che non rispettano i diritti umani. Da noi si manifesta per il lavoro e per la sopravvivenza e credo che quei soldi farebbero bene, per un periodo di tempo, a rimanere qui, utilizzati per misure contro la disoccupazione. Almeno fino a che la crisi non si sia attenuata”.
Così si è espressa la parlamentare del Pdl, Souad Sbai, descrivendo la mozione presentata per chiedere la sospensione dei fondi ai paesi che non rispettano i diritti umani e la destinazione degli stessi a misure per fronteggiare la crisi economica e la disoccupazione, “di cui le manifestazioni Sulcis e Alcoa, oltre ai suicidi per perdita di lavoro, sono un triste esempio.
Da anni ormai diamo soldi con partenariati e programmi di aiuto a Paesi in cui le donne, i minori e le minoranze sono bersaglio di morte e violenza. Il si della Camera al partenariato con l’Afghanistan mi ha indignata profondamente, perché con esso si vanno a foraggiare indirettamente e inconsapevolmente tasche non del popolo ma di chi fa del talebanismo fondamentalista la propria ragione di vita. Credo sia giunto il momento di fermare questa emorragia verso chi non merita dando il via con quei denari a misure per l’occupazione e il sostegno, ferme restando le attività verso Paesi meritevoli, che stanno crescendo umanamente prima che economicamente.
Tanti colleghi bipartisan hanno firmato la mozione dall’ex Ministro Martino, all’On. Bertolini all’On. Mantovano e tanti altri. Non si può continuare a tacere di fronte a questo scempio: i nostri giovani e chi rimane senza lavoro a cinquant’anni senza speranza di rientrarvi, hanno bisogno di aiuto e non di soldi che scappano dall’Italia per finire in minima parte per la Cooperazione e lo Sviluppo e alcune volte nelle tasche di regimi e altri”. (noodls)
Foto: padovadonne.it
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