Finisce il sodalizio fra la Lega e il Pdl

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L’appoggio al governo Monti è stato fatale per l’alleanza fra la Lega e il Pdl.

Il leader del Carroccio Umberto Bossi non lascia molto spazio ad una possibile riappacificazione: «Adesso l’asse con Berlusconi non c’è, ognuno a casa sua. Berlusconi sta con i comunisti in questo governo, questi non sono tempi di alleanze».

Il Senatur,  ostile al nuovo governo che «è cattivo, perché tocca le pensioni, i vecchietti», ha profetizzato un futuro di certo non roseo per il nuovo esecutivo: «Il governo andrà a picco e va bene. Lo ha messo in piedi il Presidente della Repubblica che dovrà prendersi la responsabilità di aver sciolto un governo legittimamente eletto. Questo commissario di origine europea e bancaria ha fatto un governo dei banchieri»

Bossi ha poi dichiarato che con l’inevitabile, a suo parere, sparizione dell’Euro non ti si tornerà alla vecchia Lira ma «la Padania si farà la sua moneta, mica può continuare a mantenere tutti questi farabutti». Il fondatore della Lega auspica anche il ritorno dell’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti nelle file del Carroccio.

La replica del Pdl arriva per bocca del ex ministro berlusconiano Antonio Martino: «L’unica cosa positiva in questa situazione di assenza di democrazia è che abbiamo solo un Monti. Ci siamo liberati di Tremonti, fuori dalle scatole. Potrebbe sempre tornare, certo. Però come ambasciatore di Bossi in Germania. Magari rappresentante della fantomatica e inesistente Padania».

Matteo Testa

foto:  reporternuovo.it

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