La lista che il giovane greco Alexis Tsipras ha presentato alle prossime europee, sembra avere buone possibilità di successo. Questo è almeno quanto dicono i sondaggi, secondo i quali il partito “Syriza” avrebbe ad oggi ottenuto un 21,5% di intenzioni di voto, contro i 18,1% del centrodestra.
Eppure, nonostante la lista stia registrando una serie sempre più crescente di consensi, i media sonnecchiano, così i militanti della lista “l’Altra Europa con Tsipras” hanno collocato un cavallo di legno all’ingresso della sede Rai di Viale Marconi, proprio accanto a quello di bronzo, in segno di protesta contro la campagna di “oscurantismo” attuata da Rai & Co.
Fra di essi, Giovanni Barbera del Prc ha urlato a gran voce” Come è possibile che in un paese democratico vengano negati gli spazi di informazione a una lista che in Europa, rappresenta uno schieramento che, secondo i sondaggi, si collocherà al terzo posto, dopo popolari e socialisti europei?”.
Al termine della manifestazione, una delegazione guidata dal candidato Fabio Amato è stata ricevuta al palazzo Rai nella speranza di aprire qualche varco di sana informazione.
Si teme forse una nuova rivoluzione? Probabilmente sì, e se così fosse, la sinistra potrebbe auspicare a una vera rinascita, tutt’altra cosa rispetto ala “rottamazione” tanto declamata da Renzi. A tal proposito Tsipras ha voluto precisare “I suoi ottanta euro sono una goccia nel mare dell’austerità”.
Ha poi aggiunto “Non esistono singole misure di sinistra. Sono una goccia nel mare, nell’oceano dell’ austerità di trentaquattro miliardi di euro, annunciata dal governo Renzi per i prossimi tre anni. Una politica che, tra l’altro, ha ricevuto il plauso di Angela Merkel. Il vostro presidente del consiglio constaterà presto che l’aumento impressionante del rapporto tra il debito pubblico e il Pil greco,a causa dell’ austerità, non è un fenomeno isolato. L’accumularsi dei prestiti non si risolve con l’austerità, ma con una vera ristrutturazione del debito, con un “Vertice Europeo per il Debito”, come quello tenutosi a Londra nel 1953, a favore della Germania”.
Detto ciò, sembra chiaro che quasi certamente il giovane leader si batterà per chiedere le elezioni anticipate in Grecia, nel pieno rispetto della sovranità popolare. Ai detrattori che hanno infatti insistito sull’Euroscetticismo di Tsipras, contrario al neoliberismo proposto da Merkell, ma vicino al progetto politico dei suoi fondatori, il giovane ha sottolineato” l’austerità non si deve identificare con l’Euro e l’Euro della signora Merkel non è una strada a senso unico”.
Tsipras ha raccolto molti consensi anche in Italia, dove partiti, associazioni e cittadini uniti democraticamente hanno aderito ai valori progressisti e sociali della lista, tanto che il nostro paese si può considerare tranquillamente come un ottimo termometro a livello europeo e proprio Roma ospiterà Tsipras una settimana prima delle elezioni.
Ma ecco due dei punti fermi di Alexis Tsipras:
1) disconoscimento di tutti gli obblighi-palesi e non- contenuti nel nuovo memorandum firmato dal governo greco di coalizione.
2) Abolizione dei tagli di stipendi, pensioni, e i licenziamenti di 11.000 dipendenti pubblici programmati sino a febbraio del 2015.
La vittoria della lista sarebbe dunque quanto mai sintomatica di una vera e propria valanga politica, cosa che preoccupa fortemente gli eurocrati. Ricordiamo infatti che dal maggio 2010 la Grecia è stata usata come cavia della crisi, attraverso l’adozione di politiche sociali e finanziarie spregiudicate e un ribaltamento della situazione potrebbe creare una reazione a catena difficilmente contenibile o gestibile da parte della lobby dei tecnocrati.
di Simona Mazza
foto: cambiaverso.it
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