La strada più verde… è quella che non hai bisogno di percorrere

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«E’ scaduta» 

«Prego?»

«Sca-du-ta»

Fisso la carta di identità confidando in un colpo di scena come accorgersi che il tizio nella foto è afro-americano, quindi non è la mia carta. Niente. Allora mi concentro e cerco di trasmettere la mia energia creatrice perché la data cambi. Il funzionario Sacbo (aeroporto di Orio al Serio) mi riporta alla realtà tossendo…temo che Malta sia più lontana del previsto!

Non sono sicuro che il comune di Orio al Serio esista davvero. E’ un luogo ideale che si trova tra l’Orio Center e il celebre hub. E’ un punto di riferimento come Ulisse di Joyce per la letteratura: non conosco nessuno che lo abbia letto, ma tutti sanno del flusso di coscienza, così come non conosco nessuno che sia stato a Orio al Serio, ma tutti conoscono lo scalo.

Esploro il web per cercare l’anagrafe ma non trovo nulla. Dai che devo partire! La bocca si contorce per le volgarità che si sforza di contenere.

Un vecchio davanti a me, la moglie agganciata a braccetto

Ha bisogno, ragazzo?

Forse lo chiede a tutti ma tanto vale provare.

Sì, forse, se lei è della zona sì …

Prendo il silenzio per un sì.

Come arrivo all’anagrafe del comune di Orio? Devo rifare la carta di identità, è scaduta e l’ aereo per Malta decolla tra 2 ore…

Stende l’indice, alza il braccio e tenta una rotazione all’indietro della spalla, ma il 1952 è lontanissimo e la pratica della pallacanestro, con la mobilità articolare che necessitava, anche. Però non si perde d’animo, sguardo d’intesa con la consorte e, come pattinatori, ruotano su loro stessi di 30 gradi. Ora può indicare correttamente

Lì, sentenzia mantenendo lo sguardo su di me.

…ma che avrà capito? Anatre per anagrafe? Mi sta indicando un punto di ristorazione? Oppure vuole che segua in linea d’aria quella direzione per 3 chilometri e arrivare così al Comune? Assurdo!  Sto per rispondergli che me la sbrigo da solo, poi leggo: Anagrafe.

Incredibile, c’è uno sportello dell’anagrafe dentro l’aeroporto di Orio al Serio.

Ringrazio il vecchio, sbrigo le pratiche, parto.

Al rientro indago sulla questione: quello di cui ho beneficiato è un servizio aperto recentemente dal Comune (dalle 7 alle 17, anche il sabato) , nato per soddisfare esigenze come la mia ma impiegato sempre di più da tutti i cittadini della zona -ecco perché l’anziana coppia era senza valigie-.

Adeguarsi alla scarsità di tempo dei cittadini, che escono dagli uffici sempre più tardi, è una linea che molti comuni stanno adottando.

A Cesano Boscone, in provincia di Milano, esiste lo sportello Risparmia Tempo nel centro commerciale, aperto dalle 14,30 alle 19,30 (e chi ci è mai potuto andare alle 11.00 di mattina?!), che eroga moltissimi servizi.

Fai la spesa e puoi pagare anche la retta dell’asilo comunale, devi rifare un documento di identità e trovi, passando,  l’ufficio aperto all’aeroporto.

Il mondo è cambiato e i comuni iniziano a comprendere l’importanza di rispondere a nuove esigenze.

Ne guadagna anche l’ambiente, perché si riduce drasticamente il fabbisogno di spostamenti ad hoc, quindi il consumo di carburante e di tempo, si esce dal concetto di “Vado a fare la spesa” e ci si avvicina al cercare nel consumo l’integrazione di più bisogni.

Perché la strada più verde…è quella che non hai bisogno di percorrere.

Luca Munaretto

foto: casasimpson.it

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