Liberi tutti! Se lo ami lascialo andare

L’autunno ha il suo fascino: quando ancora un sole tiepido filtra tra le poche foglie rosse di un ramo, quando da una panchina del parco senti l’odore delle caldarroste dal carretto poco distante e puoi ancora restar seduto a leggere il tuo libro sotto un cielo magnanimo.

Mentre ero lì un uomo mi si siede accanto, un bel sorriso, bavero del cappotto alzato. Tira fuori anche lui il suo migliore amico ed inizia a leggere. Quando, dopo qualche minuto, sollevo la testa dalle pagine l’uomo è scomparso, ma ha dimenticato il libro! Mi guardo attorno, è troppo tardi: non si vede più.

Prendo il tesoro dimenticato tra le mani, esamino la copertina, lo apro. All’interno trovo una curiosa etichetta: Un libro stilizzato con gambe e braccia nell’intento di correre, ed una citazione di Pennac:

“Quel che abbiamo letto di più bello

lo dobbiamo quasi sempre a una persona cara.

Ed è a una persona cara che subito ne parleremo.

Forse proprio perché la peculiarità del sentimento,

come del desiderio di leggere, è il fatto di preferire.

Amare vuol dire, in ultima analisi,

far dono delle nostre preferenze a coloro che preferiamo.

E queste preferenze condivise popolano l’invisibile cittadella della nostra libertà.

Noi siamo abitati da libri e da amici.”

L’etichetta tra le altre cose mi invita a lasciare nuovamente libero il libro appena ritrovato una volta letto, ed a tracciarne il passaggio tra le mie mani sul portale www.bookcrossing.com.

I libri che si incrociano o i libri all’incrocio? O l’incrocio di due vite distanti per un attimo su una panchina? Ringrazio mentalmente il mio amico benefattore, infilo il nuovo acquisto in borsa e mi avvio verso casa impaziente di curiosare sul sito.

Orrore! Una vita di sacrifici e passione per accumulare la cultura, centimetro dopo centimetro, sui miei scaffali (come amava dire Erri De Luca) e adesso questi book-corsari vorrebbero invitarmi a lasciarli sulle panchine? La prima cosa che leggo sul sito infatti è: Libera i libri! Ma i miei libri stanno benissimo qui con me! Certo dovrei spolverarli più spesso magari, ma non si sono mai lamentati!

Scandalizzata continuo la mia lettura: il libro non viene abbandonato, viene “rilasciato” (curiosa e quanto mai azzeccata scelta di termini) ponendo sulla copertina interna delle etichette simili a quella da me ritrovata. Le etichette sono personalizzabili ma ciascuna contiene un codice identificativo univoco del libro. Mettiamo dunque il caso che io prenda dagli scaffali L’Erri De Luca di cui sopra e lo lasci su una panchina, non lo avrei abbandonato, ma attraverso il numero identificativo fornito dal sito stesso (BCID – BookCrossing Identity Number) potrei seguirne tutto il percorso attraverso i commenti di coloro i quali lo hanno trovato, e magari amato, dopo di me.

D’altronde non è necessario “rilasciare” proprio quel libro che da anni risiede sul mio scaffale, potrei comprarne un altro, magari in versione economica, di cui far dono alla comunità, tutto sommato questi book-corsari hanno le loro ragioni: non c’è dono più bello che si possa fare del libro che ci ha commosso, toccato e forse cambiato.

È chiaro che Erri De Luca, per questioni meramente linguistiche, difficilmente farà il giro del mondo, amaro rimpianto di Babele perché attualmente sono addirittura 132 i paesi coinvolti in questa attività. L’Italia ovviamente non figura tra i paesi più attivi, ma fermiamoci a pensare al mondo ideale dei book-corsari se questo dovesse realizzarsi: in ogni angolo della città sarebbe possibile trovare, assaporare e consultare dei testi, decidendo magari poi di acquistarli, con sollievo delle case editrici, se ci hanno conquistato, e rilasciandoli poi in altri luoghi. In parole povere le città diverrebbero delle enormi biblioteche a cielo aperto, e d’altro canto in quest’ottica la condivisione di conoscenza come di pagine non inficerebbe comunque i centimetri della mia personale biblioteca casalinga.

Un incentivo alla trasformazione delle città nell’ottica “corsara” è dato dalle Zone Ufficiali BookCrossing (OBCZ): chiunque sia proprietario di un bar, una biblioteca, o qualsiasi posto di ritrovo può registrarsi al sito e divenire punto nevralgico di scambio per tutti i bookcorsari della zona. In tal modo il Bookcrossing esce dalla virtualità per diventare anche luogo di incontro tra amanti della lettura. In verità attualmente non vi è modo di cercare sul sito le Zone Ufficiali, l’unica possibilità è cercare un libro e seguirlo nel suo percorso, sarebbe interessante invece poter avere dei punti di riferimento sul territorio per coloro che volessero entrare a far parte della rete.

L’idea si nutre indubbiamente di una atmosfera da vecchio romanticismo: moltissime persone staranno leggendo in questo momento Erri De Luca, ma solo una starà leggendo la mia copia, lasciata da me su quella panchina con quel messaggio, e solo da quella persona, se mi va bene, riceverò un commento diretto su ciò che ho fatto in modo che leggesse.

Certo il donatore primo è alla fine l’autore, noi parliamo le sue parole in una forma che ci ricorda i vecchi messaggi nelle bottiglie, in una modalità che ci consente, mentre leggiamo, di stupirci e riflettere sul potere del caso.

Così mi registro al sito e scrivo al mio amico della panchina per ringraziarlo del ritrovamento, quindi spengo il pc ed inizio a leggere, e per la prima volta nel libro non ci siamo più soltanto io e l’autore, ma anche la vita immaginata di colui che prima di me ha posseduto quella copia e me ne ha fatto dono.

di Claudia Durantini

7 Risposte

  1. Lucia

    benvenuta tra noi 🙂 grazie per il bellissimo articolo che coglie come poche volte è successo la sensazione che proviamo quando rilasciamo i nostri amici.

    Se ti va, la community italiana del bookcrossing si incontra qui: http://forum.bookcrossing-italy.com/index.php

    A presto e buona lettura!

    P.S. però non puoi non dire che libro hai incontrato!!! 😉

    Rispondi
  2. Liz

    Lo sento molto vicino, questo articolo. Vicino al mio modo di vedere il Bookcrossing, vicino all’approccio che ne ho avuto anche io ormai 8 anni or sono 🙂 Grazie mille e benvenuta!

    Rispondi
  3. Éowyn

    Un bel articolo e tra i tanti letti a riguardo devo dire che questo è il più “personale”… di solito ci sono parecchi copia-incolla dal sito o da wikipedia!
    Grazie 🙂

    Rispondi
    • redazione

      Grazie a tutti per i complimenti, sono felice di essere riuscita a cogliere lo spirito dei “corsari”.
      Cara Lucia il libro incontrato voglio che resti segreto perché solo così può essere il libro di tutti noi 🙂

      Rispondi
  4. Lavinia

    appena registrata, l’idea mi intriga non poco!

    Mio malgrado però vivo in un posto senza rilasci a quanto pare, e nel quale quindi sarà più difficile, ma mai dire mai 🙂

    Rispondi

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.