Shaw: la prima app contro la violenza sulle donne

shaw2Nasce la prima app contro la violenza sulle donne si chiama S.H.A.W acronimo di Soroptimist Help Application Woman ed è scaricabile gratuitamente su tutti gli smartphone  

Dalla relazione finale della Conferenza Mondiale dei Diritti Umani Dichiarazione di Vienna e Programma d’azione (1993) si evince che la violenza di genere e tutte le forme di molestia e sfruttamento sessuale, incluse quelle derivanti da pregiudizi culturali e da traffici internazionali, sono incompatibili con la dignità e il valore della persona umana e devono essere eliminate. Questo obiettivo può essere conseguito attraverso strumenti legislativi e attraverso un’azione nazionale e una cooperazione internazionale in campi come lo sviluppo economico e sociale, l’educazione, la tutela della maternità e della salute, i servizi sociali. Nuova immagine (5)

Le donne tra i 16 e i 70 anni che dichiarano di essere state vittime di violenza, fisica o sessuale, almeno una volta nella vita sono 6 milioni e 743 mila, cioè il 31,9% della popolazione femminile; considerando il solo stupro, la percentuale è del 4,8% (oltre un milione di donne).

Il 93% delle donne che afferma di aver subito violenze dal coniuge ha dichiarato di non aver denunciato i fatti all’Autorità [43]; la percentuale sale al 96% se l’autore della violenza non è il partner. (fonte Istat)

L’UE dovrebbe garantire che i meccanismi di finanziamento che continuano il lavoro del programma DAPHNE e di altri programmi, i quali contribuiscono in vario modo alla protezione di bambini, giovani e donne contro ogni forma di violenza, possano essere utilizzati per sostenere ulteriormente la ricerca e le attività delle organizzazioni della società civile che affrontano la violenza contro le donne. In particolare, sono necessari finanziamenti per servizi mirati al sostegno delle vittime nel campo della violenza contro le donne.

Violenza sessuale Circa 3,7 milioni di donne nell’UE hanno subito violenza sessuale nel corso dei 12 mesi precedenti le interviste dell’indagine. Questo dato corrisponde al 2 % delle donne di età compresa tra i 18 e i 74 anni nell’UE.

Il Primo della Non Denuncia della violenza di genere: 68% del campione

Non ho ritenuto che fosse un fatto importante/ non ci ho pensato/ fatto insignificante/ caso” 

Shaw” trasforma in un attimo lo smartphone in un’efficace contromisura, consentendo una chiamata diretta al 112 in caso di percolo immediato) o una di aiuto al 1522.

Si tratta di un numero nazionale accreditato, che smista la telefonata ai centri antiviolenza e fornisce un aiuto alle donne in difficoltà, inclusa l’assistenza, in caso di ipotetico pericolo.

Dalla home page, semplice e immediata, è possibile anche geolocalizzarsi e trovare tutti i contatti dei circa settanta centri antiviolenza accreditati in tutta Italia.

Ideata appositamente per la sicurezza delle donne l’applicazione permette all’utente di chiedere supporto ad uno dei centri antiviolenza, delle forze dell’ordine o del pronto soccorso più vicino mediante le funzioni di geolocalizzazione e click-to-call. La vittima potrà da una parte capire a chi rivolgersi nelle immediate vicinanze e quali sono i suoi diritti,dall’altra essere individuata e localizzata.

Nuova immagine (3)Nuova immagine (4)La App “ S.H.A.W.” è stata ideata per la sicurezza delle donne, ma anche pensata e realizzata per rispondere alla richiesta di informazioni e strumenti efficaci per la prevenzione della violenza di genere.

Ha come obiettivo quello di rendere gli smartphone delle utenti in situazione di potenziale pericolo strumenti utili per aiutare le donne a focalizzare l’attenzione sui temi della consapevolezza e della prevenzione.

La App rende inoltre immediatamente visibile una lista dei principali centri antiviolenza presenti sul territorio, fornendo un efficace aiuto alle donne che decidano di rivolgersi a professionisti e persone formate ad hoc.

Il progetto coordinato dalla vicepresidente nazionale del SOROPTIMIST ITALIA, Mariolina Coppola è stato presentato al circolo del Tennis di Napoli alla presenza di numerosi rappresentanti delle Istituzioni, impegnati da sempre nelle tematiche femminili, tra cui Bianca D’Angelo, assessore regionale alle Politiche sociali, Angela Cortese e Simona Molisso. Nuova immagine (6)

I prossimi appuntamenti, un vero e proprio tour di divulgazione di questa innovativa azione di sensibilizzazione, sono previsti il 18 Novembre a Roma presso la Camera dei Deputati, il 19 a Napoli presso Pianeta Donna, il 22 Novembre ad Ancona e il 23 Novembre ad Ascoli Piceno. 

Il 1 Dicembre appuntamento a Bruxelles dove verrà presentata in Parlamento Europeo.

di Domenico Di Conza

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