L’incontro tra le due squadre per le qualificazioni a Uefa Euro 2012 era solo il 6° minuto del primo tempo, quando l’arbitro ha deciso di sospendere la partita. Allo stadio Ferraris di Genova infatti i disordini causati dalle rispettive tifoserie avevano già fatto slittare l’inizio gara a circa mezz’ora oltre l’orario di avvio, degenerando poi con il taglio delle reti di recinzione, la rottura delle barriere in vetro e il lancio di fumogeni in campo e verso i settori confinanti. Le squadre, negli spogliatoi, hanno atteso per poter scendere in campo, ma il tentativo è stato presto boicottato con il lancio dei fumogeni indirizzati al portiere Viviano che si trovava nell’area adiacente al settore serbo presidiato da polizia in tenuta antisommossa. E’ stato allora che il direttore di gara ha deciso di porre fine a quella che doveva essere una partita di calcio, un gioco, per il quale erano presenti circa mille bambini in divisa azzurra. Ora mentre alla nazionale di Prandelli sarà assegnata la vittoria a tavolino per 3-0, la Serbia si ritroverà a far fronte alle pesanti sanzioni che la Uefa deciderà di imporgli.
di Redazione
Foto: www.lachiacchiera.it
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