Il lampionaio, lo scienziato e il disegno inscritto nelle stelle

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«Le cinque — le cinque! Le cinque del pomeriggio, il trentesimo giorno di novembre, milleottocentotrentotto! Fermatevi, aspettate che scenda — fermatevi! Non andate via per nessuna ragione — non spostatevi di un piede, neanche un passo» dice il signor Stargazer al lampionaio Tom Grig. Siamo nella prima scena di The Lamplighter, farsa in un atto diviso in tre scene, scritta nel 1838 dal grande Charles Dickens. In scena ci sono due personaggi dai caratteri vividi e contrastanti che si incontrano per caso e a causa di un fantomatico disegno inscritto nelle stelle rischiano di restare legati per sempre. 

Mr. Stargazer e il disegno inscritto nelle stelle

Mr. Stargazer (che tradotto letteralmente significa astronomo o astrologo) è un uomo eccentrico che riunisce in sé tutti i vizi e i tic che la tradizione popolare attribuisce allo scienziato. Sicuro che le stelle gli parlino, si convince che lo sconosciuto che avrebbe incontrato alle cinque del pomeriggio del 30 Novembre 1838 sia il predestinato a sposare sua nipote Fanny. Il suggerimento è arrivato direttamente dalla cometa di Halley sei mesi prima: «Sei mesi fa da questa fonte ho tratto conoscenza del fatto che, esattamente quando l’orologio avesse suonato le cinque, proprio nel pomeriggio di questo giorno, uno sconosciuto sarebbe apparso davanti ai miei occhi estasiati»). 

Egli è così sicuro del suggerimento stellare che continua a crederci anche quando i fatti non confermano. Nella predizione, per esempio, il promesso sposo dovrebbe essere un uomo di alto lignaggio, non un lampionaio. Ma dato che la paternità di Tom Grig è dubbia, per Stargazer si dice certo che il padre sia un nobiluomo. Ma cosa fare quando le stelle dicono che il tempo sarà «stabile al bello» e invece piove? Non riuscendo a trovare una spiegazione razionale non può fare altro che arrabbiarsi, fare i capricci come un bambino: «Non riconosco questo diritto a piovere, badate! Protesto contro questa cosa. Se la Natura va avanti così, perderò ogni rispetto per lei […]. Non è così che si trattano gli uomini di scienza». 

Il lampionaio, la cameriera e l’azione umana

Molto meno ottuso e infantile è Tom Grig, il lampionaio, nonché presunto «favorito dei pianeti». Fin dall’inizio si presenta come un personaggio brioso, canterino, allegro come un grillo (che poi è la traduzione di grig). Tom è un miscuglio di ingenuità e arguzia popolare, diffidente verso gli altri ma innamorato della vita e pronto al cambiamento, ma solo se vantaggioso. Inizialmente si mostra scettico alle parole di Mr. Stargazer («Oh! Non può essere, vedete! Le stelle si sono sbagliate — la cometa le ha disorientate!»). Ma se alla proposta di matrimonio reagisce con una concretezza di basso livello, la possibilità di accaparrarsi una fortuna ingente lo innalza a sogni di grandezza. Fanny infatti è in possesso di cinquemila sterline, che all’epoca erano una cifra cospicua., ma è anche innamorata e ricambiata da Galileo (il figlio perennemente sottovalutato di Stargazer). Ciò rappresenta un ostacolo non da poco al compimento della presunta profezia.

È a questo punto che interviene la cameriera Betsy Martin. Superiore a tutti gli altri personaggi per intelligenza e arguzia, suggerirà a Fanny lo stratagemma per allontanare lo spasimante indesiderato. Come? Giocando con le stelle e dimostrando che il loro disegno è esatto, ma il vero prescelto è Galileo. Aggira dunque l’ostacolo dell’ottusità di Mr. Stargazer e tronca le ambizioni del lampionaio, che finisce per restare ciò che è sempre stato. Ristabilisce un nuovo equilibrio e insieme dimostra che è l’azione umana a determinare il futuro, non un disegno invisibile inscritto nelle stelle. 

Foto di 👀 Mabel Amber, who will one day da Pixabay

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