Il carré di maiale… che non a caso fa rima con Natale

Ricordate quando sui libri di storia leggevamo dei banchetti degli antichi romani? Mentre ci soffermavamo incuriositi sulla lettura di alcune pagine del libro La Grande Cucina Italiana con cenni di storia, di Marinella Penta de Peppo, riflettevamo e ci chiedevamo: “il pranzo di Natale 2000 anni fa: trova le differenze…”

Il pranzo degli antichi Romani durava molte ore, ed era costituito da tre portate: l’antipasto (a base di pesce), la cena (dove si gustavano le carni) e la seconda mensa, ovvero il dessert. Ovviamente il tutto era riccamente innaffiato con vini che rendeveno l’atmosfera molto… allegra. Tra una portata e l’altra si intrattenevano con spettacoli e giochi vari: e qui già ce li immaginiamo che strillavano ‘cinquina!’ o ‘vado per uno!’ mentre usavano bucce di mandarino per coprire numeri rigorosamente romani.

Il pranzo dei Romani durava talmente a lungo, che i Francesi, che invece di mettere i puntini sulle i mettono accenti ad ogni dove, riadattarono il termine minutus, cioè piccolo, e lo trasformarono in menù, che niente altro era che una lista molto ridotta delle portate dei pranzi romani. 

È quindi chiaro che il termine non si adatta ai nostri pranzi di Natale… e mentre immaginiamo i Romani sdraiati su un fianco che si deliziano di cibi e vino, vi proponiamo la ricetta di questa settimana dello Chef Paolo Fugali: il carré di maiale. Per la serie del maiale non si butta niente, ma per Natale cominciamo dalla parte migliore.

Ingredienti per 5 persone:

1.5 kg carré di maiale

200 g lardo di Colonnata

Aglio 

Rosmarino

Sale e pepe

Olio evo

Preparazione:

Mettiamo in una teglia il carré con un filo di olio extravergine. Tritiamo il lardo con il rosmarino e l’aglio, aggiungiamo sale e pepe, ed usiamo questo trito per ‘massaggiare amorevolmente’ il nostro carré (la passione in cucina vuol dire tutto). Avvolgiamolo quindi in un foglio di carta stagnola ed inforniamo in forno preriscaldato a 130 gradi per 20 minuti. Trascorsi i 20 minuti, rimuoviamo la carta stagnola, alziamo la temperatura a 210 gradi e lasciamo cuocere ancora per 10-15 minuti.

Raccogliamo quindi il fondo di cottura della carne ed uniamolo ad un po’ di Nero d’Avola, facendolo ridurre lentamente sul fuoco. La salsa che otteniamo verrà utilizzata per impiattare e servire il carré in tavola.

E vi ricordiamo che i Romani non usavano posate.

Buone Feste!

Fonte foto: soscuisine.com

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.