Scajola: rientrata in Italia Chiara Rizzo. Da questa sera in carcere a Reggio Calabria

rizzoClaudio Scajola, l’ex Ministro dell’Interno e Attività produttive, intercettato mentre parla al telefono con la moglie Maria Teresa Verda, grida ” Faccio scoppiare un casino che non avete idea”.

Secondo Il Fatto Quotidiano, l’uomo si riferirebbe all’incontro avvenuto lo scorso 2 aprile con il Presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, quando Scajola chiese di essere candidato alle europee ai vertici di Forza Italia.

Nel dialogo, l’ex ministro sottolinea più di una volta di pretendere rispetto, in caso contrario dice “colgo che è un segnale di guerra. E la guerra si fa in due”.

Certo, ultimamente per lui le cose non si mettono affatto bene e non c’è da meravigliarsi che gli “amici” gli girino al largo dopo il suo arresto per aver favorito la latitanza dell’ex parlamentare di FI, Amedeo Matacena, condannato in via definitiva a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.

Per gli investigatori della Dia, guidati dal colonnello Gianfranco Ardizzone e dal vice Nardo Papaleo, il braccio destro di Berlusconi, avrebbe aiutato Matacena a fuggire dal Dubai a Beirut.

Troppe le telefonate, troppe le intercettazioni, ma nonostante l’evidenza dei fatti, Matacena da Dubai continua a sostenere ” Non ho mai avuto rapporti d’affari con Scajola”.

Scajola ne ha per tutti. Prima afferma che il giornalista e consigliere politico di FI, Giovanni Toti è “un cretino che scrive quello che dice il capo”, poi attacca i magistrati napoletani “vogliono farmi ‘chiappare il capo”.

Ma nel parossismo dell’eccitazione, afferma di essere vittima di un complotto al quale hanno partecipato gli americani. Claudio Scajola avrebbe promesso alla moglie di Matacena, Chiara Rizzo 15,500 euro per l’affitto di un appartamento a Montecarlo.

La donna, appena rientrata in Italia, è stata affidata alla Polizia di Stato alla frontiera di Ponte San Luigi, estradata dalla Francia, dopo la carcerazione nella prigione Les Baumettes a Nizza. Da qui la signora Matacena è stata condotta nel carcere di Reggio Calabria.

di Simona Mazza

foto: repubblica.it 

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