Una vittoria di misura che non lascia trasparire l’imbarazzante superiorità della Roja

osvaldoPrima volta per l’Italia al Vicente Calderon nella storia della selezione, dopo una tre giorni di polemiche fra Conte e Prandelli. Si affrontano le finaliste dello scorso Campionato Europeo, le vincitrici delle ultime due edizioni del Mondiale, la Roja e gli Azzurri, per la quinta volta negli ultimi 2 anni e mezzo.

Tutto questo per caricare una partita che vuol dire molto, come vuol dire nulla. Un’amichevole come tante, che serve a testare un po’ di faccie nuove, in vista di Brasile 2014. L’Italia degli oriundi, con Osvaldo, Thiago Motta e Paletta subito titolari. Quest’ultimo all’esordio in maglia Azzurra, con i riflettori puntati addosso. La partita segue il classico copione: Tiki-taka da una parte, attesa e contropiede dall’altra.

Proprio da una ripartenza, l’Italia con Cerci, colpisce il palo nei primi minuti della partita, illudendo i nostri tifosi di potersi giocare alla pari questa gara. Sale, però, in cattedra la Spagna, con Iniesta, Fabregas, Busquets e Thiago Alcantara a centrocampo, che mettono in mostra tutto il loro repertorio. Una Roja che gioca meravigliosamente, che si può permettere di tenere in panchina  Xavi Hernandez. La superiorità della formazione iberica è sconcertante: l’Italia non riesce a fare tre passaggi senza perdere palla.

La palla corre, gli Azzurri la inseguono. Un torello infinito, fatto di tanta classe e colpi ad effetto. Una sola occasione per i nostri, con uno squillo, inatteso, di Osvaldo, servito da Marchisio con una magia, che con un bel sinistro a giro, sfiora l’incrocio dei pali. La Spagna si spaventa un po’, ma nulla di grave. Si va al riposo su uno zero a zero bugiardissimo, per quanto creato dagli spagnoli.

Nel secondo tempo, i primi cambi: Valdes, Silva e Xabi Alonso per i padroni di casa, Abate, De Sciglio e Pirlo per gli ospiti. Con l’ingresso del regista della Juventus, l’Italia inizia a tenere un po’ di più la palla, ma è sempre la Spagna a farla da padrona. Tante occasioni da rete, alcune clamorose, ma la nostra porta sembra reggere. Egregia la prova dell’esordiente Paletta, che annulla Diego Costa, beniamino del pubblico. I pericoli, però, continuano ad arrivare, finché Pedro sfrutta un rimpallo fortunoso per insaccare, in maniera altrettanto fortunosa, la palla alle spalle di Buffon, che deve assumersi qualche colpa. Prandelli prova a scuotere i suoi, facendo entrare Destro e l’altro esordiente di giornata, Immobile, ma senza risultati.

La Spagna continua a macinare gioco, spaventando più volte la retroguardia nostrana. Niente da fare, quindi, e la partita finisce. Semplicemente, troppo forti. Pesano, forse, le assenze di Balotelli (fuori per infortunio) e De Rossi, lasciato a casa perché “vittima” del famoso e discusso codice etico messo in atto dal C.T.. Fa discutere anche l’esclusione dalla partita di Verratti, che, forse, avrebbe potuto aiutare i compagni in fase di palleggio.

Resta il fatto, comunque, che ci sarà parecchio lavoro da fare, in vista del Mondiale, soprattutto per quanto riguarda l’intensità di gioco, che tanto ha lasciato a desiderare questa sera. L’Italia intera spera. Meno di 100 giorni all’inizio del torneo più importante. Forza Azzurri!

di Daniele Pizzonia

foto: it.eurosport.yahoo.com

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