Gli Usa si ritrovano allo “scoperto”. Obama: “Così si previene il terrorismo”

 

aptopix-obama-connecticut-school-shooting.jpeg-1280x960Non era bastata agli americani la mazzata arrivata nei giorni scorsi da parte del quotidiano britannico The Guardian, che, per primo, aveva rivelato come la Nsa (National Security Agency) controllasse da aprile milioni di utenti della compagnia telefonica Verizon. A seguito dell’inchiesta infatti, è stato scoperchiato pian piano il cosiddetto programma chiamato “Prism”, un apparato top secret che riguarda non solo cellulari, ma anche telefoni fissi e carte di credito.

Una sorta di “Grande Fratello” che tutto conosce e che vigila sulle azioni degli americani per proteggere loro stessi da eventuali propositi terroristici. Prism è un sistema di spionaggio elettronico, avallato dalla Casa Bianca, sotto stretto controllo dell’Intelligence americana che traccia passaggi di dati in tutti i sistemi informativi, dalla Apple a Microsoft, senza alcuna distinzione. Prism non è solo un modello di controllo negli Usa ma anche un valido test negli scambi internazionali con le altre organizzazioni segrete mondiali. In principio nessuno dei protagonisti tirati in ballo dal The Guardian aveva voluto rilasciare dichiarazioni in merito ma ieri invece, forse con l’incessante fuga di notizie, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ha cercato di fare luce sulla vicenda.

«Il Prism non è un’intenzione singola decisa da questo governo ma una decisione stabilita e autorizzata più volte dal 2007 di cui ogni membro del Congresso ne è a conoscenza. Io e il mio staff crediamo che Prism cerchi di prevenire in maniera efficace il terrorismo, il programma è utile. E posso precisare che nessuno sta ascoltando i contenuti delle telefonate degli americani».

di Francesco Curreri

 

 

 

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