Crisi. Banche, poco o nulla si sta facendo per famiglie ed imprese

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Siamo del tutto convinti che non si stia facendo a sufficienza per le famiglie e le imprese nel nostro Paese.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef- sia da parte di un sistema bancario colpevole e sia sul versante delle scelte in tema di politica economica.

Assistiamo infatti ad una stretta del credito ed all’applicazione di tassi ancora troppo elevati (con uno spread, vale a dire il margine di guadagno delle banche, di oltre il 3,5 – 4%: il primato europeo degli alti costi) malgrado BCE abbia abbassato il costo del denaro e le banche abbiano ricevuto oltre 200 miliardi di aiuti.

In questo modo si strozza la nostra economia, stroncando lo sviluppo e sbarrando la strada ad ogni possibile via di uscita dalla crisi che affligge il nostro Paese.

Monti è ancora troppo “speranzoso” e ottimista in questo senso. Non si può pensare solo al riequilibrio e poi, solo in un secondo momento, alla crescita. E’ una linea suicida che fa morire il paziente prima della guarigione.

Vi deve essere, invece, una contestualità tra i due versanti: un’azione parallela che soddisfi le esigenze di bilancio senza tralasciare l’aspetto fondamentale dello sviluppo e della crescita. Se non si interverrà su questi aspetti, infatti, le prospettive sulla nostra economia si fanno sempre più negative: il PIL si avvicinerà pericolosamente a meno 2,6 % e si susseguiranno di mese in mese i record raggiunti dal tasso di disoccupazione, facendo diminuire ulteriormente il già misero potere di acquisto delle famiglie con ricadute negative sui consumi e quindi sul Mercato.

Per evitare questi scenari è indispensabile, quindi, che il Governo dia risposte concrete per rilanciare gli investimenti per lo sviluppo e la ricerca e per avviare una ripresa della domanda di mercato, cancellando definitivamente dall’agenda di Governo qualsiasi lontana ipotesi di aumento della tassazione. (noodls)

foto: wakeupnews.eu

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