Venerdì è stato ritrovato il corpo inerme della piccola Yara Gambirasio e nella stessa giornata è stata anche effettuata la prima autopsia sul cadavere che ha rilevato varie lesioni sulla schiena e sul collo fatte, forse, con un’arma da taglio; sul polso le tracce di un tentativo di difesa della piccola vittima.Questi segni potrebbero anche essere, secondo gli investigatori, conseguenze dovute alla lunga esposizione alle intemperie. L’avanzato stato di decomposizione in cui è stato trovato il corpo ha portato gli investigatori a pensare che Yara sia stata uccisa lo stesso giorno del rapimento ed abbandonata direttamente nel luogo dove è stata ritrovata perché il corpo, nelle condizioni in cui si trovava, sarebbe stato molto difficile da trasportare. La protezione civile, tuttavia, afferma di aver perlustrato la zona tre volte negli ultimi mesi. Finora l’ipotesi più attendibile è che Yara, dopo essere stata rapita, è stata portata nella zona isolata dove è stata ritrovata e lì uccisa a coltellate. Per ora resta un’ipotesi che dovrà essere confermata o smentita con l’autopsia di oggi. Accanto al corpo sono stati trovati una scheda Sim e un caricabatterie, senza cellulare; oggetti importantissimi per confermare che il corpo ritrovato sia effettivamente quello della tredicenne di Brembate. Intanto ieri mattina, all’Istituto di Medicina Legale di Milano, è stato effettuato dai genitori il riconoscimento del corpo della piccola Yara.
di Redazione
Foto: mondonews24.com
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