Venezuela: Capriles tenta il golpe

caprilesVenezuela. E’ di almeno 7 morti e parecchi feriti, il bilancio degli scontri causati dal “tentato” golpe architettato dall’estrema destra del Mud, dopo la sconfitta alle elezioni di Capriles Radonski, avversario di Maduro.

Già nel 2002, il governatore di Baruta aveva tentato di sovvertire, senza successo, la rivoluzione bolivariana di Chavez, insieme al Leopoldo Lopez ( della circoscrizione di Chicao).

All’epoca venne circondata l’ambasciata cubana, dove si trovava il ministro dell’Interno e della Giustizia, Ramon Rodriguez Chacin, poi furono bloccate e presidiate da cecchini tutte le uscite. Furono chiamate le tv “colluse” con i golpisti e il ministro fu esibito come trofeo, dall’entrata principale.

Utile capire il perché di tale violenza. Come sappiamo Maduro, il “delfino” di Chavez è stato eletto alla presidenza del Venezuela, ma Capriles da subito aveva segnalato presunte irregolarità nel conteggio dei voti. Aveva altresì promesso che se, dopo la spunta di ogni singola scheda, avesse appurato la correttezza dei dati, avrebbe accettato serenamente la sconfitta.

Le cose tuttavia sono andate diversamente. I militanti di estrema destra si sono diretti e hanno occupato le sedi del Consiglio Elettorale nazionale, dove  risiede Tivbisay Lucena e la casa del sindaco del municipio Libertador, Jorge Rodriguez.

Sono poi andati verso il Psuv, con l’aiuto-secondo Maduro- di gruppi parlamentari, con fornitura di armi  proveniente da El Salvador. Secondo il nuovo leader, tra i complici ci sarebbero anche Washington, Madrid e Oslo, che appoggiano la destra nel riconteggio dei voti.

Maduro, accusando l’avversario, ne cita le promesse da “marinaio”. “ Voglio dare al Venezuela un messaggio di pace, tranquillità e impegno. Ieri (domenica) abbiamo votato per sconfiggere la violenza: basta ascoltare il discorso della maggioranza per sapere chi vuole causare la violenza al paese”.

Gli antichavisti in realtà hanno preso d’assalto il paese e i governatori diAragua, Carabobo, Zulia, Anzpoàtegui e Miranda, hanno denunciato attacchi contro i Centri Diagnostici integrati, dove operano diversi medici, sono stati inoltre danneggiate scuole e sedi dei mercati generali. I militanti hanno infine circondato la casa della presidenza del Consiglio Nazionale.

Adesso sarà aperta un’indagine contro Capriles, ciononostante l’estremista continua a calcare la mano, invitando i suoi fedeli seguaci di Lopez e Radonski, appartenenti al gruppo Mesa de De Unidad Democratica e quelli di Voluntad Poòpular, a manifestare contro Maduro.

Ricordiamo che il nuovo presidente presterà giuramento venerdì mattina.

di Simona Mazza

foto: formiche.net

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