Renzo Bossi alle interviste Barbariche

  

Trota, Renzo Bossi,  inaugura il ritorno ieri sera delle Invasioni Barbariche, in onda su La7, con una Daria Bignardi le cui domande sono sempre più incalzanti; ma decisive per far scoprire un altro Renzo, più pacato, pervaso a tratti dal buon senso e intelligente, certamente più di quanto dicano i personaggi satirici che ne sono gli emuli. Si scopre così;  nonostante le recenti battute del Senatur, che  a lui i romani sono molto simpatici; anzi sua mamma è persino una sorcina. Che i suoi flirt estivi erano una montatura mediatica, lui non è mai stato con  Eliana Cartella, la bionda ripresa  con Balotelli e che per l’ex attaccante dell’Inter non serba alcun rancore; anzi ne loda le capacità come calciatore. Ammette poi di guadagnare circa 10.000 euro al mese e mostra gli occhi lucidi quando si parla della malattia che ha colpito suo padre e quindi l’intera famiglia. Un momento di sconforto poi superato con il ritorno di un Umberto Bossi più carico che mai. Perché come dice Trota lui si ricarica attraverso il consenso della gente che segue da vicino il suo impegno politico. Preferisce Trota a delfino, non fosse altro  perché l’epiteto gli è stato affettuosamente affibbiato da papà, e durante il gioco della pistola alla tempia, afferma di stimare fortemente Maroni, e che se dovesse scegliere tra gli avversari, la sua stima andrebbe a Bersani. Dichiara anche le sue preferenze politiche d’oltreoceano; Obama. Dice infine di non avere nulla contro i gay ma di credere esclusivamente nella famiglia tradizionale; che forse si è esagerato con i simboli leghisti alla scuola di Adro, e rispetto al tricolore regalato poi da Daria Bignardi a intervista conclusa, afferma che non lo esibirebbe; ma lo metterebbe semplicemente da parte.  

Foto: www.haisentito.it

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