Venerdi scorso la Spa piemontese Panmedia, affiancata da Confindustria Torino, in riunione con i sindacati ha fatto presente i punti chiave sui quali verranno poste le basi del rilancio dell’impresa Aiazzone, tra adeguamenti infrastrutturali e innovazioni tese ad ottimizzare le aree preposte al marketing e alla pubblicità. E se all’orizzonte non si profilano nuovi partner rispetto alle Rsa di tutta Italia, sebbene il nome di Giovanni Semeraro figuri palesemente a capo del nuovo team, la prospettiva dei 350 esuberi appare una certezza. Un’eventualità alla quale i sindacati intendono far fronte giungendo ad un accordo di cassa integrazione straordinaria di 12 mesi (più altri 12) con l’ipotesi di un’ulteriore mobilità volontaria da stabilire in sede governativa. Frattanto è l’amministratore Giuseppe Gallo, ad offrire quello che sarà l’ulteriore riordino dell’assetto del nuovo gruppo. Uffici nella sola sede di Torino, mansioni ricollocate, e punti vendita chiusi in base a studi interni attestanti l’operato svolto. Ed è proprio nei centri espositivi e gestionali che la situazione è insostenibile. A mancare è infatti la retribuzione degli stipendi di settembre e ottobre 2010 e la quota riferita alla quattordicesima mensilità 2009 (di cui la Panmedia si è fatta carico), e insieme la fiducia rispetto a promesse, quelle fatte da Giuseppe Gallo, già sconfessate in seguito all’intervista che quest’ultimo ha reso alla trasmissione Rai “ArticoloTre” di venerdì 5 novembre. In tale occasione infatti il manager, aveva confermato un termine ultimo per le consegne entro il 2010, dichiarando una copertura al 70% e ribadendo la tregua con i fornitori; quando invece è noto che le evasioni degli ordini realizzate, non raggiungono neanche un terzo del totale, tanto da far rinviare a molti commercianti gli scarichi a gennaio-febbraio 2011. Inoltre Panmedia ha rinunciato a quello che per anni è stato l’ uomo di fiducia del gruppo, Luigi Vadalà già protagonista in passato della sfortunata esperienza B&S. Un’estromissione che lungi dall’essere dettata dalla voglia di un decisivo taglio al passato, come riferito dai Sindacati e riscontrabile nel piglio di soddisfazione dedotto dal verbale di riunione, non combacia per nulla con l’opinione che molti dei dipendenti hanno del Rag. Vadalà, per i quali, lo stesso, in veste di Direttore Generale ha rappresentato in modo eccellente le aziende quali Mete SpA, e B&S SpA, presso le quali ha svolto con efficienza e determinazione la propria attività lavorativa, mostrandosi persona di grandi capacità e di indubbio valore morale nei ruoli da lui assunti. Di Renato Semeraro invece, del quale solo apparentemente sembrano essersi perse le tracce, si sa che lavora presso gli Uffici di Panmedia a Torino, in stretto contatto con Giuseppe Gallo nella gestione dei rapporti con i fornitori, i quali “molto” diplomaticamente, si rendono ancora disponibili nel voler colloquiare con lui, nonostante le aspettative deluse. Per ora il numero di dipendenti sottoposto a cassa integrazione e stimato intorno ai 250; tuttavia la lista definitiva verrà prodotta dall’Azienda nella riunione con i Sindacati che si svolgerà presso la sede di Confindustria a Torino (Via Vela) il prossimo 16/11/2010.
di Redazione
Foto: www.ticonsiglio.com
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