
Lavori in corso nel triennio 2025-2027, prima fase del grande progetto CArMe che sarà realizzato nel prossimo decennio con il concorso di più amministrazioni.
Alla fine dello scorso anno si è dato inizio agli atti propedeutici per i lavori di realizzazione della nuova Passeggiata archeologica monumentale di Roma. Il 3 aprile 2024, infatti, è stato aggiudicato e approvato il progetto presentato dal team dello studio progettuale Labics. La nuova passeggiata è un grande percorso pedonale e ciclabile che connetterà tutto il centro archeologico. Il suo itinerario – grosso modo – si snoderà da Piazza del Colosseo, Via di San Gregorio, Via dei Cerchi, Via di San Teodoro, Via di Monte Tarpeo, Piazza del Campidoglio, Via San Pietro in Carcere e Via dei Fori Imperiali. Tutte queste vie saranno interamente pedonalizzate e percorse da un’ininterrotta pista ciclabile.
Sulla Via dei Fori Imperiali saranno lasciate due corsie (delle attuali sei) per i mezzi pubblici. In tal modo si libereranno dal traffico motorizzato un gran numero di aree. Su esse saranno poste installazioni, arredi e piccole opere per il godimento dello spazio pubblico, favorire la conoscenza e la visuale dell’area archeologica e fornire i servizi essenziali e gli ausili tecnologici di informazione e divulgazione. È previsto l’impianto di numerose alberature e, di notte, una nuova illuminazione artistica.
Il termine dei lavori è previsto a conclusione del triennio 2025-2027
La nuova Passeggiata archeologica è, forse, l’elemento principale del progetto CArMe-Centro Archeologico Monumentale. Un grande piano che riguarda la trasformazione dell’area compresa tra Fori, Colosseo, Colle Oppio, Celio, Terme di Caracalla, Circo Massimo, Foro Boario e Campidoglio. Il programma operativo del CArMe indica una serie di opere da portare a compimento in parte già nel triennio 2025-2027 per concludersi dopo circa un decennio. L’investimento complessivo è 282 milioni di euro tra fondi Pnrr, Giubileo, statali e comunali, di cui quasi 19 per la nuova passeggiata archeologica.
Il CArMe è stato progettato per restituire ai cittadini il poderoso investimento di conoscenza costituito dai Fori Imperiali, con una sistemazione di alta qualità architettonica e con innovative rielaborazioni digitali di immediata comprensibilità per i visitatori. Ci è stato illustrato in anteprima, nei mesi scorsi, dal suo estensore, l’ex vicesindaco Walter Tocci, nella sede dell’Associazione VisioneRoma, in Piazza Cairoli.
La nuova Passeggiata archeologica è stata “pensata” per costituire il principale attraversamento dell’area archeologica e di collegamento con il resto della città. Questo – ci ha detto Tocci – per evitare il rischio che si crei un “cratere archeologico” separato dalla città. Un altro collegamento si avrà infatti con l’apertura della nuova stazione della Metro C Fori-Imperiali-Colosseo, in coincidenza con la linea B. Più volte slittata, la data di apertura è ora fissata al 31 luglio 2025. La stazione metro Piazza Venezia, invece, non potrà essere aperta al pubblico prima del 2032. Infine, l’area archeologica sarà attraversata da una nuova linea tramviaria, già battezzata “Archeotram”, che sfrutterà i binari già esistenti tra Stazione Termini e Porta San Paolo. Di qui sarà realizzato un breve prolungamento dei binari sino a Stazione Ostiense, terminal dei treni provenienti dall’aeroporto di Fiumicino e dal Porto di Civitavecchia.
La funzione visiva e conoscitiva della “passeggiata” sarà integrata con l’allestimento di alcune straordinarie “terrazze” con vista Fori, aperte al pubblico. 1) La Torre dei Conti verrà restaurata con fondi PNRR e sarà resa fruibile per offrire una stupenda visione dall’alto della città antica. Ospiterà inoltre le memorie della Roma medievale, l’esposizione dei progetti relativi all’area archeologica, le sale studio per gli studenti e i ricercatori e i servizi essenziali per i visitatori. 2) Palazzo Rivaldi, situato tra Via dei Fori Imperiali, Via del Tempio della Pace e Via del Colosseo e meglio conosciuto come “convento occupato”, ha già in corso un impegnativo restauro a cura del MiC (Ministero della Cultura). Sulla sua terrazza è previstoil “Belvedere Cederna” che offrirà un mirabile panorama davanti al Colosseo, al Tempio di Venere e Roma, alla Basilica di Massenzio e ai Fori. Al suo interno sarà aperto al pubblico un centro culturale ed espositivo. 3) Sarà migliorato l’accesso alla terrazza di Monte Tarpeo che affaccia sul Foro Romano. Tutta l’area alle pendici del Campidoglio sarà di nuovo connessa con via dei Fori Imperiali con un ponte pedonale verso la Chiesa dei Santi Luca e Martina e il Carcere Mamertino. 4) In base agli accordi con il Vaticano sarà possibile godere di un panorama eccezionale dalla sommità del Tempio di Claudio (Colle Celio), mediante un percorso pedonale e, coadiuvato da un ascensore, dalla Casina del Salvi fino all’Arco di Dolabella. 5) L’accesso ai Fori dalla Via Nazionale, servita dal nuovo tram TVA e dal Quirinale sarà consentito da un ascensore installato ai Mercati Traianei (Piazza Magnanapoli).
Il CArMe connetterà e reinterpretarà non solo Fori e Colosseo, ma anche il Colle Oppio, il Celio, le Terme di Caracalla, il Circo Massimo e la Bocca della Verità. Eliminando e rendendo pedonali e ciclabili le Vie di San Gregorio, Via dei Cerchi e Via di San Teodoro sarà reso pedonale anche il tratto finale di Via Cavour, a partire dalla Tor dé Conti, di cui si è già detto. Si tratta quindi di una trasformazione di grande complessità che impegnerà le varie amministrazioni per più di un decennio suddiviso in almeno tre fasi attuative.
La prima fase è finalizzata al riconoscimento delle piazze dei Fori che erano originariamente orientate trasversalmente e non parallelamente alla Via dei Fori Imperiali. Questo primo intervento non è destinato a modificare l’attuale manufatto stradale. Esso però non avrà più l’immagine di una grande arteria dove sfrecciare in automobile. Inoltre nove metri al di sotto alla Via, cioè alla quota archeologica, ci saranno numerosi collegamenti tra le parti dei Fori al di qua e al di là del percorso stradale. Ciò permetterà, come detto, di riconoscere l’orientamento originario trasversale delle antiche piazze.
La piazza del Foro di Traiano sarà collegata al resto dei Fori con un nuovo sottopasso che sarà utilizzato per completare un anello pedonale interno ai Fori.L’ampliamento dello scavo già in corso nel Foro di Cesare metterà in luce quasi interamente la struttura del basamento e la forma del Tempio di Venere Genitrice.
La connessione tra l’area archeologica del Foro di Cesare e il livello urbano sarà assicurata con la realizzazione dell’ascensore verso l’area del Carcere Mamertino di cui si è già detto e il restauro dell’antica scalinata.
Il Tempio della Pace, oggi visibile solo in parte nel lato rivolto al Foro Romano, sarà riportato alla luce nei suoi elementi fondamentali. Lo scavo iniziato nel mese di giugno del 2022 a ridosso della Torre dei Conti ha rivelato importanti strutture dell’epoca medievale, che verranno sistemate in modo comprensibile per i visitatori. Le altre parti del Tempio saranno scavate contestualmente alla sistemazione architettonica dell’area moderna. L’area tra via in Miranda e Largo Corrado Ricci sarà allestita su due piazze affacciate sulle strutture antiche del Tempio della Pace per creare un ampio ingresso al Foro Romano, alla Basilica di Cosma e Damiano e alla Basilica di Massenzio.
Le successive fasi attuative riguarderanno i colli e le aree esterne ai Fori che, con la pedonalizzazione di Via di San Gregorio, Via dei Cerchi, Via di San Teodoro e le varie passerelle sopra e sotto a Via dei Fori Imperiali, amplieranno considerevolmente l’area archeologica centrale della città.
In particolare, con la soppressione/pedonalizzazione della Via di Cerchi si avrà finalmente la riconciliazione tra Circo Massimo e Palatino. Verrà così aperto un nuovoingresso dal Circo Massimo al Palatino. L’organizzazione del verde all’interno del Circo verrà migliorata sia nella qualità del paesaggio sia nelle modalità di fruizione e sarà resa compatibile con lo svolgimento dei concerti. Nell’immobile collocato sul lato destro di via dei Cerchi verrà realizzato il Laboratorio dell’Antiquarium Capitolino, per il restauro e l’esposizione di migliaia di reperti di Roma antica e medievale, oggi ancora in gran parte chiusi nelle casse. Chiaramente l’edificio che ancora ospita gli uffici comunale del Dipartimento Attività Produttive sarà finalmente riportato alla destinazione originale di Museo della Città, così come previsto da decenni.
Si prevede anche, nelle successive fasi di realizzazione del CArMe la pedonalizzazione della piazza della Bocca della Verità e la sua connessione pedonale con il Tevere. La pedonalizzazione dell’intera area del Velabro, aprendo la Nuova Passeggiata Archeologica verso il Foro Boario e recuperando la connessione tra i templi di Ercole e Portuno alla quota antica. La Fontana dei Tritoni sarà riportata al centro della piazza, come in origine. Le barriere intorno all’Arco di Giano, da restaurare con fondi PNRR, saranno eliminate e il sagrato della Basilica di Santa Maria in Cosmedin sarà ampliato.
Sul Colle del Celio è previsto il restauro dell’Antiquarium come centro culturale polivalente. Con il finanziamento del PNRR si realizzerà il suo consolidamento strutturale. In seguito, si interverrà con altri finanziamenti per allestire la struttura e aprirla ai cittadini. A breve, saranno conclusi i lavori presso la Casina del Salvi e l’area circostante diverrà uno spazio espositivo di testimonianze epigrafiche e di architetture antiche, come una sorta di giardino vitruviano. La Casina offrirà un luogo di studio e di ristoro, ripristinando la destinazione ottocentesca di coffee house, anche al servizio dell’allestimento della Forma Urbis nella vicina ex Palestra GIL (già effettuato). Inoltre, la riqualificazione del Clivo di Scauro e di via di San Paolo della Croce aprirà un nuovo itinerario pedonale tra il CArMe, via della Navicella, la nuova stazione metro C di Porta Metronia (apertura prevista: 31 luglio 2025) e il tratto delle Mura Aureliane compreso tra la Piramide e l’Anfiteatro Castrense.
Il Parco del Colle Oppio sarà interessato da importanti restauri finanziati dal programma Caput Mundi, già approvato congiuntamente dal Ministero del Turismo e da Roma Capitale. Caput Mundi, stanzia complessivamente 500 milioni per il recupero, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio monumentale di Roma e del Lazio. Un altro tratto fondamentale di questi progetti sarà il loro rivolgersi oltre il Centro Storico. Per questo verrà istituito un gemellaggio tra il CArMe e almeno un’area archeologica in ogni Municipio.
Foto Foto di edoardo taloni da Pixabay
Scrivi