Notre Dame de Paris in fiamme

Notre Dame martoriata dalle fiamme.

Non c’è simbolo della storia d’Europa più espressivo delle sue cattedrali. Le più grandi e maestose sono state costruite nel medioevo, quando le maestranze erano in grado di realizzare i desideri della committenza, religiosa o laica che fosse. Intorno ad esse si sono raccolte comunità di fedeli, accomunate da un senso di appartenenza e di identità. Nei loro campanili, nelle loro guglie, nei loro portali, nei loro rosoni, è scolpita la volontà di generazioni di lasciare un segno tangibile della loro fede.

Il 15 aprile una delle più belle cattedrali del mondo, simbolo di Parigi, della Francia e dell’Europa, è stata ferita da un terribile incendio scoppiato appena dopo l’orario di chiusura. Gran parte della copertura in legno é andata distrutta. Per costruirla erano state impiegate 1300 querce. La guglia centrale di 93 metri di altezza, realizzata sul tetto all’incrocio delle navate è crollata, intorno alle 20.00, sotto lo sguardo sgomento dei parigini e del mondo. Increduli e attoniti abbiamo guardato quelle immagini. 

Gargoyle

Non sappiamo cosa abbia causato l’incendio. Nella cattedrale da alcuni mesi erano iniziati importanti lavori di restauro e ristrutturazione. Probabilmente un corto circuito in un’area del sottotetto. Fortunatamente la struttura della chiesa è salva. È quanto hanno affermato i vigili del fuoco dopo ore di intervento fino a tarda notte. Hanno lavorato in quattrocento. E fortunatamente non ci sono state vittime. Qualcuno ha parlato di incendio doloso, molti hanno pensato a un atto di terrorismo, in una città già fortemente segnata. Le indagini ci diranno che cosa è stato, se atto deliberato o negligenza. Certamente non una fatalità. 

Realizzata sulle vestigia di un tempio gallo-romano dedicato a Giove, poi su quelle di una basilica cristiana, poi su quelle di i una chiesa romanica, l’inizio della costruzione della cattedrale risale al 1163. A volerla furono il re Luigi VII e il vescovo di de Sully. La fabbrica rimase attiva per quasi un secolo. I cittadini lavorarono come carpentieri, fabbri, muratori.

Portone centrale.

Le campate delle navate e le stesse navate furono realizzate tra il 1182 e il 1190. Nel 1225 si cominciò la costruzione della facciata principale con i tre grandi portali, l’immenso rosone e le torti campanarie gemelle. In quella sud è sistemata l’enorme campana di tredici tonnellate di peso. Il solo batacchio pesa 500 chili. Dei tre portali, quello a sinistra, è dedicato alla Vergine Maria, quello centrale al Giudizio Universale e quello di destra a Sant’Anna, madre di Maria. In alto sulla facciata si apre la galleria cosiddetta delle chimere, che brulica di terrificanti mostri mitologici affiancati da figure grottesche e ghignanti.

Particolare del portone.

L’incendio di Notre Dame è una ferita per Parigi, per la Francia, per l’Europa e per il mondo intero. Da ieri siamo tutti parigini, siamo tutti francesi. E siamo tutti un po’ più europei. Non è retorica del day after. Non è retorica pre-elettorale. Se c’è un valore che accomuna gli abitanti del vecchio continente, indipendentemente dalla lingua parlata, è la sua storia e i suoi simboli. Strade, ponti, piazze, monumenti, chiese e cattedrali. 

Notre Dame risorgerà.

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