Giulio Tremonti si esprime circa il documento che riscrive il patto di stabilità, sul quale è stato raggiunto ieri un accordo: “molto buono”. Così si esprime Il ministro dell’Economia, in attesa che lo stesso testo passi al vaglio dei capi di Stato e di governo, con auspicio positivo: “Potranno solo migliorarlo”. Il suo, è un pronostico che volge le speranze a modifiche che promuovano la flessibilità del testo in cui si approva il principio che oltre alla misura del debito si terrà conto di altri fattori rilevanti, tra i quali il risparmio privato, la sostenibilità nel medio periodo delle finanze pubbliche, le riforme delle pensioni. Questa la posizione italiana, per la quale il ministro dell’Economia rende noto che il nuovo testo ha raccolto il consenso di tutti: “non vi è stata alcuna richiesta italiana di estensione del parametro del debito ai fattori rilevanti. Tutti ci siamo riconosciuti nel testo”. E ora, sarà da questo punto che avrà inizio lo spinoso lavoro di coordinamento tra il testo della task force e quello della Commissione, per il timbro politico dei capi di Stato e di governo, previsto per il vertice europeo in programma a Bruxelles a fine di ottobre. Ciò che emerge è che non ci sarà alcuna maximanovra aggiuntiva. Se il deficit scenderà come stabilito, il debito potrà cominciare a scendere nei ritmi previsti.
di Redazione
Foto: www.improntalaquila.org
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