Se John Lennon, fosse ancora qui tra noi, domani avrebbe festeggiato i suoi 70 anni. Ma nell’anno in cui si celebra questa doppia ricorrenza di vita e di morte, perché sarà il suo compleanno e insieme 30 anni dalla sua scomparsa, lui oltrepassa entrambe i confini continuando a vivere eternamente in una terza dimensione: quella del mito. Ecco allora pronti i tributi al suo genio artistico, perché Lennon era musica; ma anche cinema, cultura: John era un artista a 360°. A celebrarlo con un party, il “Cavern Club” di Liverpool noto per aver ospitato il debutto dei Beatles; ma nella stessa cittadina anche concerti ed esposizioni artistiche per omaggiare la sua nascita. Iniziative che certamente hanno preso le mosse da un incontro familiare alla galleria del Morrison Hotel di New York, dove per la presentazione della mostra fotografica di Julian Lennon, “Timeless”, sono intervenuti oltre alla madre, Cinthya Powell, prima moglie di John, anche Yoko Ono e Sean Lennon. E tutto il resto del mondo non farà altro che accodarsi per rimandare, tra interviste, documentari storici, testi, disegni, abiti e strumenti l’immagine di John Lennon uomo ed artista. Anche le maggiori città italiane si stanno preparando allo speciale evento. Fra tutte, le proposte festaiole quella di all’Angelo Mai, che si terrà nella capitale, appare la più interessante e ricca di originali spunti. Qui infatti i primi 70 anni di Lennon saranno omaggiati con 70 interpretazioni dal vivo di musicisti diversi, in collaborazione con “Annozero Live”; ma soprattutto nella cui occasione, il cantautore Francesco Arpino presenterà in anteprima esclusiva il brano “Day after Day” scritto a quattro mani con Sean Lennon. Una festa davvero in grande, nella quale sarà promossa la versione in italiano del brano “Julia”, -contenuta nel “White Album”-, tradotta ed interpretata da Alessio Bonomo. Info: www.angelomai.org
Simona Santanocita
Foto: widget.bigoo.ws
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