Invasioni Barbariche: Daria Bignardi non riesce a sostenere l’intervista con Vittorio Feltri

Stasera alle Invasioni Barbariche un’accesa intervista della Bignardi a Vittorio Feltri; o forse di Feltri alla Bignardi, perché la giornalista che di solito sembra così abile nel mettere in bocca ai suoi interlocutori (forse a quelli meno avvezzi al tipo di intrattenimento e con minor capacità comunicativa) ciò che non hanno detto, questa sera invece non è proprio riuscita a sostenere l’incontro con il direttore editoriale del Giornale.  Un testa a testa appassionante, durante il quale Feltri ha toccato più argomenti, facendolo nel suo stile altero ma tanto capace di immediatezza e ben sostenuto al livello di argomentazioni da non offrire alcuna possibilità di replica. Ha iniziato raccontando  delle perquisizioni di ieri in redazione e nelle case di Sallusti e del vicedirettore Porro, durante le quali si cercava un presunto dossier su Emma Marceglaglia. Feltri ha inoltre aggiunto  di aver ricevuto in tale circostanza una telefonata da Fedele Confalonieri, a cui ha chiarito di non avere nulla in ballo rispetto al presidente di Confindustria, e proprio in merito al famoso dossier, il giornalista fa notare come Emma Macegaglia avrebbe potuto parlare direttamente con lui per sapere del fascicolo in questione, visto che si conoscono e che si danno del tu;  invece di rivolgersi a Confalonieri per farlo bloccare, semmai ce ne fosse stato uno poi…Ma il plico non esiste, e poi ribadisce Feltri, l’attività della Marcegaglia non mi interessa, perché “esprime concetti elementari e banali!. “si è fatta raccomandare dal padrone”, afferma, facendo riferimento alla telefonata. Ecco poi la domanda maliziosa di Daria Bignardi circa il  rapporto con il Cavaliere; ma anche qui ecco la risposta concisa ed esaustiva di Feltri: Ho 67 anni, mi sono affrancato dal bisogno, quindi posso permettermi di non temere niente”. Ironizza poi sulla vicenda riguardante la casa di Montecarlo e soprattutto su Elisabetta Tulliani compagna del presidente della Camera: “E’ meglio di Gesù, asserisce il direttore del Giornale, ha moltiplicato 500.000 euro al totocalcio in un patrimonio di 20 milioni di euro. Dovremmo averla come presidente del consiglio”. L’intervista verte anche su aspetti privati della vita di Feltri, come la scomparsa del padre a soli 6 anni e della prima moglie, morta di parto a soli 23 anni che gli ha lasciato due gemelle: “Se ne è andata quando avevo 23 anni”, racconta. Della seconda moglie invece dice, rivolgendosi all’intervistatrice: “in tanti anni di matrimonio ho litigato meno che con lei questa sera”. C’è perfino il momento in cui  parlare; ma sempre in modo concitato in merito alla foto presente sul cellulare del giornalista: il suo gatto, ormai scomparso. La Bignardi lascia capire di aver immaginato la foto del gatto morto, e Feltri risponde che solo una mente come la sua poteva immaginare una cosa simile.

Simona Santanocita

Foto: 4.bp.blogspot.com

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