Il presidente di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, è stato arrestato con le accuse di corruzione internazionale, peculato e concussione a causa delle tangenti che sembrerebbero essere state pagate per la vendita di 12 elicotteri all’India.
La fornitura sarebbe avvenuta da parte di Augusta Westland, il cui ad è agli arresti domiciliari per le stesse accuse rivolte ad Orsini, una controllata della Finmeccanica. Anche in India è stata aperta una inchiesta ufficiale.
Secondo il legale di Orsini il provvedimento “decapita due delle maggiori aziende nel nostro paese”.
Nella giornata di ieri sono state effettuate perquisizioni negli uffici di Finmeccanica a Milano e nelle sedi di Augusta Westland a Varese, Milano e Roma.
Secondo il gip di Busto Arsizio, che ha ordinato gli arresti, le tangenti erano per Orsini una “filosofia aziendale”, proprio quest’ultimo in alcune intercettazioni infatti avrebbe definito la pratica delle tangenti come un “fattore naturale della pratica aziendale”.
Il titolo di Finmeccanica ha chiuso in borsa con un ribasso del 7,3%, l’azienda da parte sua esprime solidarietà ad Orsini e garantisce il prosieguo dei lavori. Domani si riunirà il Cda “per l’adozione dei più opportuni provvedimenti in materia di governance della società”, così come richiesto dal Tesoro per “garantire la necessaria continuità gestionale, la tutela degli interessi degli azionisti – e quindi anche dell’Erario – nonché la massima correttezza e trasparenza nei processi decisionali”.
di Redazione
foto: bloomberg.com
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