Dario Fo: l’autoironia, la cultura, l’impegno politico e sociale

Dario FoDato che esistono oratori balbuzienti, umoristi tristi, parrucchieri calvi, potrebbero anche esistere politici onesti (Dario Fo)

Muore a Milano, il premio Nobel per la Letteratura, Dario Fo.  Aveva 90 anni.

Oggi è il giorno in cui viene assegnato il Nobel e fatalità lo stesso giorno della sua morte. La sua vita, imprescindibile da Franca Rama,  loro vita, oltre al teatro, è stata tutta impregnata, sull’onda del 68, dall’impegno sociale e dal teatro autogestito.

Un grande provocatore culturale. Una vita artistica ed umana sempre piu’ incentrata intorno alla passione per il teatro.  Nasceva all’epoca, siamo negli anni ’60, il teatro demenziale;  prima della famosa “Canzonissima” che dette scandalo, Dario Fo e Franca Rame  erano considerati protagonisti, soprattutto lui, della comicità demenziale. Da quella Canzonissima, il loro modo di fare spettacolo prende una linea netta, molto precisa e forte, anche molto estremo. Fondano la compagnia Fo-Rame.

 Il teatro-cronaca, ricordiamo “Mistero Buffo”

Un personaggio impregnato di politica, Dario Fo: la sua caratterizzazione politica e sociale è stata sempre molto forte. Ovviamente un personaggio così estremo, satirico, netto, non poteva non essere esposto alla critica, quella generale ma anche quella popolare. Un personaggio difficile, complesso, che invece metteva a disposizione della cultura e del sociale, la sua grande facilità della parola e del linguaggio.

Dario Fo e Beppe Grillo - Fonte: corriere.it

Dario Fo e Beppe Grillo – Fonte: corriere.it

L’impegno politico, nella sinistra e nel Movimento 5 Stelle

Negli ultimi anni, l’impegno costante con il M5s; negli anni giovanili impegnato nella sinistra piu’ estrema ed accarezzando il PCI.  Un uomo di sinistra fuori dal coro.

” I 5 Stelle mi ricordano i bei tempi con il PCI” 

Tante le reazioni della gente sui social e le reazioni politiche. Dal Premier Renzi a senatori della Repubblica, registi, attori.

Non potevano mancare le reazioni del M5s. Il deputato M5s Carlo Sibilia,  “Il 19 febbraio 2013 a Milano ci hai detto “Fatelo VOi quello che alla tua generazione non era riuscito. Lo faremo, ciao Dario“.   Lo scrive su Twitter.

Fo è una di quelle persone che non dovrebbero andarsene mai, poichè sono quelle persone che per il loro spessore culturale rappresentano i timoni nella nostra vita, sono come barre dritte verso il futuro, l’autocoscienza, la cultura.

Ha vissuto qualunque cosa, la vita politica, l’impegno artistico, l’impresario teatrale, il costumista, lo scenografo. Dario Fo è figlio della sua storia e del suo tempo. Difficilmente imitabile, di grandissimo impegno sociale – come stiamo ricordando – le parole usate come suono, il grande gioco, l’invettiva mordace, il gusto di affrontare i temi della realtà con occhio ironico. Oggi non esiste un teatro simile.

Dario Fo e Franca Rame

Dario Fo e Franca Rame

Un teatro ritagliato su misura come quello della sua compagna di  vita, la moglie Franca Rame.

Lavora per la tv come autore di testi satirici, ed è qui che fonda la compagnia con Franca Rame. Sono gli anni della contestazione, sono gli anni in cui gli anarchici volano dalla finestra. Scandali, caroselli, testi teatrali, attore, drammaturgo,  in prima linea sulla difesa di Adriano Sofri.  Nel 1997 vince il premio Nobel, scandalizzando tutti, avendolo considerato fino ad allora un semplice giullare.

E’ stata una coppia non convenzionale e non tradizionale, quella con la moglie; c’è stato sempre qualcosa che li ha tenuti legati fino alla fine. L’impegno artistico e politico è stato un collante eccezionale.

Al funerale della moglie Franca Rame, l’ultima dedica d’amore alla sua compagna per chiudere il cerchio della vita e del palcoscenico.  Alla fine, non ti perdi mai.

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