Charlie Hebdo: verità o finzione?

charlieCharlie Hebdo è un periodico settimanale fondato su un forte orientamento liberitario e fortemente anti-religioso. Gli strumenti che utilizza per diffondere il suo pensiero sono vignette e illustrazioni incentrate sulla politica, sulla cultura e sulla religione. 

L’”attentato” subito il 7 gennaio in Francia a Parigi, che ha provocato 12 morti ci deve fare un po’ riflettere. Il periodico già in passato aveva avuto dei precedenti attacchi, come quello del 2011 con bombe incendiarie per la pubblicazione di un numero speciale del giornale in seguito alle elezioni degli islamisti in Tunisia, e due attacchi hacker dove al posto della homepage apparivano foto della Mecca e versi del Corano.

Ciò che ci lascia dubbiosi o meglio che lascia nel dubbio i servizi segreti e in particolare Aldo Giannulli, esperto di servizi segreti, sono gli errori commessi dagli attentatori Cherif Kouachi e Said Kouachi. Ci si chiede come sia possibile che dei terroristi dimentichino dentro l’automobile usata per la fuga la carta d’identità e soprattutto come sia possibile che nella città non sia scattato nessun posto di blocco, perché la redazione giornalistica fosse così scarsamente controllata, come gli attentatori si siano procurati le armi.

I complottisti attraverso sofisticatissime tecnologie, l’Interwebs hanno scrupolosamente esaminato ogni filmato dell’assalto trovando prove positive con le loro ipotesi, ovvero che si tratta di una false flag, come tutti gli attentati terroristici degli ultimi anni. Si parla quindi di un’azione pianificata dal “Governo” per confondere e spaventare la popolazione.

Il presidente francese Holland, dall’altra parte ci parla di “terrorismo”, Parigi ha alzato al massimo i controlli di allerta terrorismo ora, ma nel periodo di Natale, Holland sottovalutò l’allarme per non avvantaggiare Marine Le Pen, leader del Front National, anche se già altri episodi si erano verificati dallo scorso 20 dicembre con l’uccisione di due agenti di un commissariato della Loira al grido di “Allah Akbar” , il giorno successivo un quarantenne alla guida di una macchina investe tredici passanti nel centro di Digione, invocando anche lui “Allah Akbar” e spiega di averlo fatto “per i bambini palestinesi”.

Ciò che più spaventa è che noi cittadini che quotidianamente ascoltiamo i notiziari, percepiamo notizie controllate dai media a loro volta controllati dal NWO (New World Order), che secondo le teorie del complotto è un presunto gruppo di potere oligarchico e segreto si adopererebbe per prendere il controllo di ogni paese del mondo, al fine di ottenere il dominio della Terra.

Quello di cui siamo sicuri è che non conosceremo mai la realtà dei fatti ma che nel frattempo, finzione o meno, le vittime di questo attacco hanno realmente perso la vita.

di Giulia Moroni 

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