Dopo una lunga attesa (tre anni di lavori di ristrutturazione del Palazzo dell’Arengario, la suggestiva sede di fianco a Palazzo Reale) da dicembre a Milano è possibile visitare il nuovo Museo del Novecento, ricca (anche se un po’ disomogenea) collezione rappresentativa delle varie tendenze artistiche del secolo scorso. Il percorso inizia con il celebre Quarto stato (1901) di Pelizza da Volpedo per proseguire con opere assortite di Modigliani (tra cui un ritratto di Paul Guillaume), Klee, Braque, Balla (Bambina che corre sul balcone, Spazzoiridente), Boccioni (tra cui anche il notevole Trittico degli stati d’animo e la famosa scultura Forme uniche della continuità nello spazio, rappresentata sulle monete da 20 centesimi), Carrà, De Chirico e Depero, solo per citarne alcuni.
Negli spazi espositivi dei piani superiori, dove si gode tra l’altro di una fantastica vista su Piazza Duomo e dintorni, ampio spazio è riservato anche ad opere e installazioni d’arte concettuale meno note al grande pubblico: Fontana, Burri, Bruno Munari, Enzo Mari, i libri cancellati di Emilio Isgrò, la Merda d’artista e Linea di Piero Manzoni nonchè alcuni curiosi allestimenti di arte cinetica.
Fino al 28 febbraio l’accesso sarà gratuito; per ulteriori informazioni: museodelnovecento.org
Valeria Gubelli
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