Addio a Pino Daniele, artista unico nel suo genere

pinodanieleStroncato da un infarto la sera del 4 gennaio. Aveva 59 anni.

Grande Pino, riposa in pace e quando sei lassù salutaci Massimo Troisi, altro pezzo di Napoli che  se n’è andato troppo presto per un problema simile al tuo.

All’amico, attore e regista, il cantautore napoletano aveva dedicato una delle sue canzoni più belle: “Quando”; il brano fa parte della colonna sonora del film Pensavo fosse amore… invece era un calesse, diretto e interpretato dallo stesso Troisi. Il film si conclude proprio con la canzone scritta da Daniele.

Era nella sua villa, nelle campagne tra Orbetello e Magliano, in Maremma quando si è sentito male. Vani i tentativi per salvarlo. Pino Daniele aveva deciso di farsi portare a Roma, all’ospedale Sant’Eugenio, per essere curato dal suo cardiologo di fiducia. Secondo il suo amico Francesco, “Sull’Aurelia, la sua auto ha bucato. Alla guida della macchina c’era il suo autista perché lui non guidava. Hanno perso del tempo prezioso”.

Giuseppe Daniele, detto Pino, era nato a Napoli il 19 marzo del 1955, aveva iniziato la sua carriera artistica con il gruppo “Batracomiomachia” composto da lui e da Gianni Battelli alla chitarra, Enzo Avitabile al sax, Rino Zurzolo al contrabbasso e Rosario Jermano alle percussioni. Nel 1975 approda come chitarrista nella band dei “Napoli Centrale”, guidata dal sassofonista James Senese.

Nel 1977 l’esordio da solista con “Terra mia”, album di grande successo discografico che contiene, tra gli altri, il brano “Napule è”. Nel 1979 scrive “Je so’ pazzo” e nel 1980 la consacrazione con l’album “Nero a Metà”, quello di “Quanno chiove”, “A me me piace ‘o blus”, “I say I’sto cca”, “Appocundria” e molti altri successi. Insomma, un album da collezione.

Con Pino Daniele se ne va un altro pezzo di storia, musicale e culturale, di chi come il sottoscritto è stato ragazzo negli anni ’80. Il cantautore napoletano accompagnò diverse stagioni della nostra vita, cullandoci con le sue note e deliziandoci con i suoi versi.

Un musicista riservato non sempre disponibile ad apparire che, con i testi delle sue canzoni e la propria musica, riusciva a trasmettere la propria idea sociale toccando i tanti temi drammatici che tormentano la sua città. L’esempio più evidente è la sua “Napule è”.

I funerali del cantautore si svolgeranno mercoledì mattina alle 12 al Santuario del Divino Amore a Roma. Poi il cantante sarà sepolto nel cimitero di Talamone, nel comune di Orbetello (Grosseto).

di Enzo Di Stasio 

 

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