Tu la conosci la felicità?

felicità3Che cosa significa essere felici? La risposta è prettamente soggettiva, ma la scienza e la psicologia cerca di stare un modus operdandi al fine di rendere l’intera popolazione mondiale appagata.

Servono delle regole e il professore inglese Dolan si è preoccupato di fornire 5 buoni punti regolamentari.Lo scrittore e filosofo russo Lev Tolstoj scrisse: « il segreto della felicità non è di far ciò che si vuole, ma di voler sempre ciò che si fa».

Da secoli questo tema ha interessato la psicologia, la filosofia e persino la religione, ma ad oggi, il progresso della scienza tenta di dare risposte esatte. Da cosa dipende la felicità? Ognuno potrebbe dare un riscontro diverso a questa domanda: chi pensa che la felicità sia l’amore o chi il proprio animale domestico o chi il proprio lavoro.

Ovviamente questo sentimento si nutre delle sensazioni più recondite del nostro animo e secondo il padre della psicologia positiva Martin Selingman il 60% della nostra felicità dipende dal nostro DNA e dall’ambiente in cui viviamo, il restante 40% solo e soltanto unicamente da noi. Secondo l’ONU –il quale ha persino dedicato un’intera giornata alla felicità (20 marzo)- è fondamentale avere legami interpersonali, così da non sentirsi mai veramente soli; ma bisogna star bene attenti, perché nonostante l’era dei social network permette di essere sempre circondati da ‘amici’ almeno virtualmente, il funzionamento delle società moderne depista la psicologia. L’isolamento sociale è una patologia che porta alla morte al pari dell’obesità o delle conseguenze del fumo. Paul Dolan, esperto di felicità, professore della London School of Economics e consulente a riguardo del governo britannico, ha stilato una classifica di 5 punti in cui enumera le regole per essere più felici:

1. ascoltare un pezzo della propria musica preferita;

2. stare 5 minuti in più con le persone che più ci piacciono;

3. trascorrere il tempo all’aria aperta;

4. aiutare qualcuno;

5. fare una nuova esperienza.

Secondo l’articolo online del Telegraph sul discorso tenuto da Dolan all’Hay Festival –festival di letteratura e di arte inglese-, tutto ciò che noi crediamo sia motivo o sintomo della nostra felicità personale, la maggior parte delle volte è un’emozione fugace, veloce e potrebbe nel tempo alterare la nostra vita in maniera negativa. Esempi pratici che propone il professore britannico sono un aumento di stipendio, fare il giro del mondo o una promozione al lavoro; questi, benchè facciano assaporare una felicità relativa e temporanea, potrebbero portarci a un livello di stress superiore o ad allontanarci dai nostri cari, facendo provare così la suddetta solitudine.

Porsi degli obiettivi porterebbe il singolo a raggiungere la felicità mantenendo vivi nella memoria le finalità prefisse. Il segreto della felicità? È nel DNA della popolazione danese: lo dimostra la ricerca Eugenio Proto dell’Università di Warwick, in Inghilterra, pubblicata rivista scientifica dell’ Institute for the Study of Labor a Bonn, secondo la quale il corredo genetico danese mostrerebbe una maggiore propensione ad essere felici. Insieme alla Danimarca, il podio della classifica è occupato dagli Olandesi e il nostro Paese si colloca insieme a Gran Bretagnam Stati Uniti e Francia agli ultimi posti della classifica.

Quindi, che siano i 5 punti della ‘regola per essere felici’ o essere abitante del nord Europa o riuscire a raggiungere gli obiettivi, ciò che è importante per la nostra salute è semplicemente essere felici, felici da far schifo.

di Ilaria Cordì

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.