True Detective è iniziata la nuova serie

1416843189_true-detective-poster-16x9-1Dopo la prima stagione, con grande successo di pubblico e di critica e interpretata da Matthew McCounaghey e Woody Harrelson, è iniziata su Sky, in contemporanea con gli Stati Uniti la nuova serie di True Detective.

Ambiente completamente diverso non più la paludosa Lousiana, ma ora la California, una immaginaria città chiamata Vinci, dove si intrecciano le vite dei personaggi, tutti con passati complessi e oscuri. I nuovi personaggi sono Ray Velcoro, interpretato da Colin Farrell, e Frank Semyon interpretato da Vince Vaughn.

Ray Velcoro è il poliziotto corrotto e tormentato di Vinci, con un passato oscuro che lo costringe a fare qualche favore a Frank Semyon, che invece è un imprenditore con affari poco chiari, impegnato in un progetto edilizio e di trasporti, che coinvolge altri imprenditori e l’amministrazione comunale. Poi ci sono anche Paul Woodrugh, interpretato da Taylor Kitsch, un agente motociclista dei California Highway Patrol (chi non ricorda la serie televisiva dei Chips), veterano di guerra afflitto da disturbi post traumatici; e Rachel McAdams, che è Ani Bezzerides, dell’ufficio dello sceriffo della contea di Ventura, impegnata nel suo lavoro, anche lei con e a non rispettare le regole di un mondo che non le piace.

La serie è quella che si definisce antologica per cui cambia di volta in volta storia e ambientazione, e per True Detective 2 anche la regia: dietro la macchina da presa non c’è Cary Fukunaga, che pure con la prima serie aveva vinto un Emmy Award, pare per qualche disaccordo con Pizzolatto sul cast, ma diversi registi come William Friedkin de L’Esorcista e Justin Lin di Fast and Furious.

La critica statunitense ha accolto con favore la nuova serie, che nella prima stagione aveva un’ambientazione gotico-sudista, tra sette e simbolismi esoterici, mentre in questa è tutta un noir californiano, passando dai paesaggi aridi a quelli di una stupenda natura, con un occhio a quelli industriali, e alla stupende coste del Pacifico non dimenticando la grandi autostrade californiane.

Anche in questa serie tutto sembra ruotare intorno ad un omicidio, quello di un importante consigliere della città di Vinci, che avrebbe un ruolo fondamentale nel progetto di investimenti milionari nell’area gestiti da Frank Seymon. E seguendo questo caso che si svilupperanno e si intrecceranno le storie dei personaggi.

Insomma le prospettive della seconda serie di True Detective sembrano interessanti, anche se il clichè sembra classico, polizia, corruzione, passati oscuri, con un richiamo forse al “grande nulla” magicamente raccontato dallo scrittore noir James Ellroy.

In ultimo molto accattivante è la sigla della serie diffusa online: molto simile a quella della prima stagione, con una canzone di Leonard Cohen, “Nevermind”

di Gianfranco Marullo

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.