Supereroi: chi salverà il “nuovo” mondo

supereroi26 marzo 2014: comincia l’invasione dei supereroi. Capitan America – il Soldato d’Inverno è solo il primo film della Marvel ad occupare le sale italiane. Seguiranno The Amazing Spiderman 2, il 24 aprile, I guardiani della Galassia, il 16 maggio, e ancora, X-Men – Giorni di un Futuro Passato, il 25 maggio, Teenage Mutant Ninja Turtles, il 6 giugno. Ed altrettante trasposizioni di comics attendono le case cinematografiche nel 2015.

Ebbene, chi sono i supereroi che incantano il grande schermo, assicurando puntualmente incassi da record? Uomini dalle straordinarie capacità, che lottano in virtù del massimo senso di giustizia auspicabile dal genere umano. Ma non solo.

C’è da chiedersi per quale motivo questi individui speciali, che potenziano la propria umanità, quasi racchiudessero le caratteristiche dell’Übermensch descritto da Nietzsche, svestano spesso gli abiti della quotidianità, per salvare il mondo.

Superman, Batman, l’Uomo Ragno, Hulk, Wonder Woman, I Fantastici Quattro: che si tratti solo di fumetti o di successivi adattamenti filmografici, il successo di pubblico è sempre assicurato. Di un pubblico junior certo, ma anche un po’ meno giovane. Non tutti gli adulti presenti in sala accompagnano i propri bambini, anzi.

Quando età e maturità rendono il fascino di questi superuomini un po’ meno misterioso e magico, cos’è che realmente vediamo in ognuno dei personaggi, cosa ci aspettiamo di trovare? cptamerica

Cambiano la nostra normalità, la superano, questo è indubbio. Ma non può essere l’unico elemento che colpisce la nostra immaginazione. Non si tratta cioè di un’attrazione verso chi non vive la consuetudine, piuttosto un modo di trasformare la routine stessa, per migliorarla. La rettitudine, il valore, la forza, la magnanimità che questi esseri dai superpoteri rappresentano, perfezionano il mondo, rendendolo un posto più vivibile, più civile, più umano.

Ecco allora che anche gli animi meno condizionabili, quelli fatti da occhio critico e mente lucida, si rivolgono a tali figure, mitiche per i grandi, fantastiche per i piccoli, come a paradigmi dell’uomo che dovrebbe essere.

In una realtà veloce e frastornata, non sempre amorale ma spesso rivolta alla prevaricazione, il supereroe ci indirizza verso un corretto ‘modus agendi’. Risveglia quel senso di giustizia, relativo nelle società ed assoluto nell’essere umano, che ci spinge ad agire ‘in virtù di’ e non ‘in base a’. Sono l’onestà, l’equità e la ragione che superano la convenienza.

Non si tratta sempre, e solo, di andare oltre i propri limiti, infrangendo le barriere che ognuno di noi si autoimpone. Costringiamoci a pensare in termini differenti: e se i confini non fossero abbattuti ma ridisegnati? E se le proprie capacità non fossero forzatamente alterate ma indirizzate altrove?

Si può immaginare un’esistenza migliore, per noi e per gli atri: ciò che ci circonda non è immutabile, può (e dovrebbe) essere modificato. D’altronde non sono forse la trasformazione ed il cambiamento la base della vita?

di Martina Meoli

Nella foto, in alto a destra, Chris Evans nei panni di Capitan America. Sotto l’attore con Scarlett Johansson, la Vedova Nera che collabora con il Supereroe per sconfiggere un assassino conosciuto come “Il Soldato d’ Inverno”.

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