
In Italia o in Europa questa settimana è dedicata ai defunti con cerimonie forse tristi e rituali: visite ai cimiteri, funzioni religiose e mestizia generale. Ma in altre culture, seppure in nazioni cristiane e cattoliche, queste celebrazioni assumono una atmosfera decisamente diversa.
Parliamo dell’America Latina in generale e del Messico in particolare. In ogni città o piccolo centro di questa grande nazione i riti sono ben diversi, improntati sull’allegria e sul ricordare i propri cari con iniziative che sembrano dei veri festeggiamenti.
In ogni casa, nelle strade, nelle piazze, vengono allestiti degli altari nei quali, accanto alle fotografie dei defunti, vengono posti immagini sacre o croci, festoni colorati, lumini e candele variopinte, dolci, disegni, tovaglie sgargianti, ed anche piatti o bevande favorite dai defunti quando erano in vita. Insomma un mondo sfavillante di allegria.
Inoltre in questi giorni dei gruppi musicali, chiamati Mariachi, allietano e rallegrano chi li ascolta con canzoni tipiche messicane, che rievocano folclore, usi, tradizioni di quella città e di quella nazione. Insomma una serie di gaie iniziative che sembrano voler esorcizzare la morte, in quanto solo continuazione della vita, trasformando questi momenti o ricorrenze in occasioni di convivialità dove si mangia, si beve, si danza e si ascolta musica dal vivo.

Ebbene alcune di queste iniziative, grazie all’ambasciatore messicano a Roma, Carlos Eugenio Garcia de Alba Zepeda e del loro ufficio culturale, vengono proposte a tutti, messicani e cittadini italiani, in una serie di incontri in ambasciata, presso il Museo Pigorini, nell’Accademia spagnola, nelle sale dell’Organizzazione Latino Americana in via Paisiello e addirittura in piazza del Popolo a Roma.
Manifestazioni meglio dettagliate in giorni ed ore visibili cliccando qui.
Si potranno gustare dolci, ascoltare musiche o assistere alle danze o alle persone che si mascherano con dei trucchi che ricordano molto le belle immagini del carnevale di Venezia.
Non a caso queste usanze del Messico in particolare sono state riconosciute dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
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