Serie A, vittoria con lacrime per la Juventus che saluta Buffon dopo una storia di grande amore

La Juventus, già campione di Italia con un turno di anticipo, festeggia la conquista dello scudetto contro l’Hellas Verona (già retrocesso) con una vittoria. Vittoria con cui saluta Buffon nella sua ultima gara con la maglia bianconera. Al minuto 64’ con lo stadio pieno e commosso Buffon pone fine ad un’era, l’era dei calciatori attaccati alla maglia e innamorati di un’unica squadra, al di là delle polemiche che ormai hanno fatto la storia della nostra Serie A, Buffon è e rimane un campione, forse soprattutto per i tifosi bianconeri.

Il portierone bianconero lascia i suoi compagni e il suo stadio tra le lacrime e con l’ennesimo traguardo conquistato, lo scudetto ormai cucito sul petto da molte stagioni. Purtroppo anche questa volta il particolare momento, la gioia per il record di vittorie consecutive (ricordando Campionato e Coppa Italia) e l’emozione per l’addio dell’ormai veterano campione bianconero, viene offuscato dagli errori arbitrali che se da un lato non incidono sugli sviluppi del campionato giunto già al termine la scorsa settimana, almeno per queste due squadre, dall’altro lasciano ancora una volta molti dubbi sul regolare andamento del campionato.

Nel giorno di Buffon con lo scudetto già vinto e l’Hellas già retrocesso accanirsi non serve a nessuno ma negare l’evidenza non si può: l’espulsione di Buffon e il successivo calcio di rigore avrebbero sicuramente rovinato la festa del numero 1 bianconero (che avrebbe lasciato il campo non per la giusta ovazione dei suoi tifosi ma per il gioco assolutamente scorretto) senza peraltro cambiare le sorti delle due squadre ormai già decise da tempo, ma erano provvedimenti inevitabili soprattutto per il rispetto dell’avversario. Sono questi purtroppo gli aspetti che rendono sempre meno affascinante il gioco del calcio, un gioco che al giorno d’oggi dovrebbe disputarsi più che sul terreno di gioco in un’aula di tribunale, ma questa è un’altra storia…

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