Roma è a 5 Stelle

RaggiUna vittoria attesa, quella per il Comune di Roma, che ha visto il 67% degli elettori credere fermamente nel M5S, nel coraggio di Virginia Raggi.

Hanno vinto i romani. Voglio ringraziare tutti i romani che mi hanno affidato questo compito. Grazie. È un momento storico, una svolta”, queste le parole del primo cittadino donna nella storia politica di Roma alla gente, sbaragliando il democratico Roberto Giachetti. La Raggi è diventata sindaco di Roma ottenendo 770.564 voti, pari al 67,15%, avendo preso più del doppio dei voti dello sfidante Roberto Giachetti, che è arrivato a 376.935 voti, pari al 32,85%. “Sono pronta a governare, ora parte una nuova era. Voglio mettere un punto su tutti i toni aspri, sui vili attacchi che ho ricevuto. Si riparte da domani e mi auguro che tutte le forze politiche abbiano il buon sensi di aprire un dialogo su problemi e soluzioni, per mettere al centro i romani. Questo è l’obiettivo che mi sono prefissa” ha concluso Virginia. Una piazza gremita di gente, pronta ad esultare per una nuova politica. La Raggi rappresenta una nuova modalità di far politica, la partecipazione e la rappresentanza della gente caratterizzano e contraddistinguono i piani e le azioni da intraprendere per Roma nei prossimi anni. La decadenza dei partiti è stata siglata, mai come questa volta, con i dati dei 20 ballottaggi in cui 19 sono andati al M5S.

Giachetti: “Sconfitta che mi appartiene”. “Ho appena chiamato Virginia Raggi e le ho fatto i miei complimenti e in bocca al lupo”. Lo ha detto Roberto Giachetti quando le urne si sono chiuse da appena 45 minuti. “È stata – ha aggiunto – una sfida difficile, lo sapevamo dall’inizio, abbiamo superato il primo turno e provato a fare qualcosa di meglio per il ballottaggio. È un risultato chiaro”. Analisi e riflessioni sui programmi della destra e della sinistra forse andrebbero fatti seriamente, ma ciò che è emerso è un altro fattore importante.

L’elettorato, la gente comune, non vuole più credere in personaggi politici già visti che non nel corso degli anni, siano essi stati all’opposizione, o in Parlamento, non hanno saputo cogliere le istanze della gente. Proprio su queste istanze il M5S  si è fatto destinatario principale. La giovane età dei candidati, l’assenza di luoghi comuni, la volontà di cambiare la politica italiana, sono elementi principi di questo Movimento, a cui va dato merito a Roberto Casaleggio, scomparso pochi mesi fa.

Il popolo italiano chiede trasparenza e concretezza alla classe politica, per troppi anni forse circondata da galoppini e faccendieri. Il M5S dovrebbe anche poter prendere in considerazione, sul piano normativo, di legiferare sulla rappresentanza degli interessi quale strumento per la trasparenza decisionale politica, materia che richiede una regolamentazione ben strutturata. I pentastellati dovranno dare risposte, ma soprattutto hanno il compito e il dovere di ridare fiducia alla gente. Chi ha coraggio deve scendere in campo, e che questo momento storico possa essere anche incentivo per le nuove generazioni. Il coraggio ora può entrare in azione. Ce l’abbiamo fatta.

di Giovanni Sacchitelli

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