Renzi e la promessa infranta: la riforma della scuola slitterà

pensioni-novit-in-sblocca-italia-governo-renziPoco prima di ferragosto Matteo Renzi aveva promesso di lavorare, insieme al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, su un provvedimento sensazionale che avrebbe rivoluzionato il mondo della scuola, anche perché la Corte Europea sta per comminare una pesante multa al nostro Paese per “sfruttamento dei docenti con un’anzianità superiore a 36 mesi”.

“Assumeremo 100 precari”- aveva declamato- Renzi. Peccato non abbia specificato che l’assunzione avverrà dal primo settembre e sarà spalmata in tre anni a partire dal 2017. In sostanza si tratterebbe di una semplice operazione di immissione in ruolo e niente più.

Sarebbe opportuno inoltre sapere in che modo il governo intenderebbe reperire la cifra necessaria per mettere in piedi il progetto ambizioso. A conti fatti, per assumere 30 mila lavoratori l’anno ci vorrebbero circa 500 milioni di euro, cifra astronomica in tempi di spending review.

La riforma a dire il vero non ha convinto neanche Napolitano, tanto che,  dopo un incontro con il Capo dello Stato, il governo ha ritenuto opportuno non presentare il pacchetto. La scuola dunque non rientrerà tra le riforme strutturali da presentare al Consiglio Europeo di sabato e nemmeno nell’incontro a Parigi con Hollande. Il colloquio con Giorgio Napolitano si è concentrato infatti su altre questioni tra cui la candidatura del ministro degli Esteri Federica Mogherini a alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea.

La scusa ufficiale è stata quella di non voler “mettere troppa carne al fuoco” tra cui la giustizia , lo “Sblocca Italia” e le questioni internazionali , ma quella più plausibile è che il progetto presentava delle falle in ogni dove.

Il ministro dell’Economia Padoan ha specificato “I temi della scuola non sono nel decreto, saranno in altri strumenti” e saranno sottoposti a una consultazione congiunta, anche on line con sindacati, studenti.

Intanto sono già previste manifestazioni massicce che interesseranno tuta l’Italia a partire da ottobre.

di Simona Mazza

foto: webmasterpoint.org

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