Ragno “paracadutista”: sesso e fuga per sfuggire al cannibalismo

ragno

Il ragno maschio Philoponella prominens si lancia nell’aria dopo l’accoppiamento per evitare di essere mangiato dalla femmina 

Un ragno paracadutista

Il ragno della specie Philoponella prominens, ha adottato un intelligente stratagemma per evitare di essere mangiato dalla femmina dopo l’accoppiamento: si lancia nel vuoto!

A scoprirlo Shichang Zhang, un ecologista dell’Università di Hubei a Wuhan, in Cina, che ha descritto il fenomeno dopo aver studiato la selezione sessuale in questo ragno.

L’animale vive in gruppi di circa 300 individui, in un complesso di ragnatele con molte singole ragnatele al suo interno.

Lo studio è stato pubblicato il 25 aprile 2022 sulla rivista Current Biology.

Un fenomeno sconosciuto?

A dire il vero, si conoscevano già queste caratteristiche nei ragni, ma la vera novità emersa dallo studio è che «il movimento superveloce è solitamente usato dagli animali per sfuggire ai predatori o catturare prede, non per contrastare un partner sessuale».

Ma veniamo alle dinamiche.

Come accade per molte specie di ragni, le femmine di Philoponella prominens, cercano di mangiare i loro partner sessuali dopo l’accoppiamento.

Il povero maschietto cerca pertanto di avvicinare la futura madre della sua prole e, attraverso una 

serie di appendici chiamate pedipalpi, consegna il suo sperma nell’apertura genitale della femmina. 

Dopo il “fattaccio”, si paracaduta il più velocemente possibile per evitare di essere divorato.

Meccanismo del volo

I maschi riescono a catapultarsi piegando la loro articolazione tibia-metatarso contro la femmina. Durante l’accoppiamento, il maschio piega le zampe contro la femmina. Successivamente, stringe un muscolo del suo cefalotorace, che spinge l’emolinfa nelle sue zampe anteriori, spingendoli fuori dalla femmina. 

Quando viene rilasciata, la pressione idraulica consente una rapida espansione che lo fa saltare via. 

I maschi costruiscono inoltre una barriera di sicurezza in seta, che li fa entrare nella ragnatela della femmina, ma che ostacola l’avvicinarsi della stessa. In altri casi, arrivano a legarla proprio con la seta.

Come si è arrivati alla scoperta del volo del ragno

Per osservare il fenomeno, Zhang e i suoi colleghi hanno catturato dei giovani ragni da un giardino e li hanno allevati in isolamento in laboratorio. 

La squadra ha quindi inserito un maschio nella rete di una femmina e, utilizzando delle telecamere ad altissima velocità, ha registrato le loro interazioni, fotogramma per fotogramma. 

«Abbiamo scoperto che l’accoppiamento si è sempre concluso con una catapulta, che è così veloce che le telecamere comuni non potevano registrare chiaramente i dettagli», spiegano i ricercatori.

La velocità di picco media di catapulta dei ragni è di circa 65 cm/s. Le velocità variavano da circa 30 cm/s a quasi 90 cm/s, accelerando a una media di circa 200 m/s2. Mentre si libravano nell’aria, i maschi giravano circa 175 volte al secondo in media.

Il team ha inoltre nutrito la femmina con delle larve di mosca, in modo da determinare se gli atti di cannibalismo dipendessero o meno dalla fame.

Il team ha ripetuto l’esperimento con 180 coppie di ragni, registrando 155 accoppiamenti andati a buon fine. 

In 152 di questi casi, i maschi hanno compiuto l’inseminazione, si sono lanciati nel vuoto e si sono salvati. 

Nei tre casi in cui i maschi sono si sono attardati a fuggire, essi sono stati catturati, uccisi e divorati dalla sposa.

Il sacrificio del ragno

Ma perché alcuni ragni si attardano a fuggire? Secondo gli studiosi, questo “sacrificio finale” è finalizzato alla trasmissione dei geni. Se un maschio riesce ad accoppiarsi e rimane in giro per essere divorato, la femmina, sazia dopo il pasto, non cercherà altri maschi e porterà avanti la sua covata.

Un esperimento parallelo

I ricercatori hanno poi effettuato degli esperimenti paralleli, in cui hanno rimosso le zampe anteriori di trenta maschi. Anche in questo caso, non riuscendo a scappare in tempo, i ragni sono finiti tra le grinfie della partner assassina.

Un comportamento “adattativo”

Secondo l’aracnologa Greta Binford del Lewis & Clark College di Portland, Oregon,(non coinvolta nello studio), si tratterebbe di un “comportamento adattativo”, messo a punto dal ragno nel corso della sua evoluzione.

«Le femmine possono usare questo comportamento per giudicare la qualità di un maschio durante l’accoppiamento», aggiunge. «Se un maschio non poteva eseguire la catapulta, allora lo uccidevano, e se un maschio poteva eseguirlo più volte, allora accettavano il suo sperma»– aggiunge l’autrice principale dello studio.

Fonti: Current Biology

Foto di Cesar Augusto Ramirez Vallejo da Pixabay

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