Vademecum per scegliere la compagnia aerea giusta.
Certo la crisi. Certo l’euro. Aumenta tutto e i soldi non bastano più. Per i viaggi, invece, ci sono sempre. In effetti rispetto a qualche anno fa’ viaggiare è diventato decisamente più economico e alla portata di quasi tutti. Grazie soprattutto alle compagnie low cost che hanno sensibilmente abbassato la media dei prezzi per salire su un aereo, eliminando costi e servizi superflui. E hanno fatto sì che anche le altre compagnie si adeguassero a certi standard, e chi ha deciso di non farlo o è fallito oppure viaggia in condizioni penose al limite del baratro. Ryanair è la più famosa, si è ritagliata una fetta di mercato importante e anno dopo anno è diventata la prima scelta di chi naviga su internet alla ricerca di tariffe vantaggiose. Ora è diventata un obbligo, una scelta comandata dalle dita sulla tastiera. Non ci si preoccupa più se un’altra compagnia offre tariffe migliori o utilizza aeroporti più centrali: si usa Ryanair, costa meno. Non è sempre vero, e questo piccolo vademecum lo dimostrerà. Innanzitutto dipende dal periodo del viaggio. Andare in Sardegna il venti febbraio non è la stessa cosa che andarci il 10 di agosto. Andare a Siviglia per la Settimana Santa non è la stessa cosa che andarci a luglio con 40 gradi all’ombra. E anche le compagnie low cost lo sanno, e nei primi casi troviamo pure offerte a venti euro a tratta, ma nei secondi casi queste cifre sono totalmente irrintracciabili. Cercare con più attenzione, quindi, diventa un impiego di tempo utile per noi e per le nostre tasche. Facciamo un esempio. Una famiglia di Milano di quattro persone (due adulti più due bambini) decide di andare a Barcellona cercando di risparmiare il più possibile, diciamo all’inizio di agosto. Entriamo nel sito di Ryanair e cerchiamo i voli: perfetto, il Milano (Bergamo) – Barcellona (Girona) partenza il 3 agosto e rientro il 10. Tariffa di 69 euro a testa, che moltiplicato per quattro fa 276 euro andata e ritorno. Acquistiamo anche il trasporto di due bagagli, tanto ai bambini basta il baglio a mano. Altri 80 euro. E siamo a 356. C’è da dire che siccome Ryanair non assegna i posti sull’aereo i bimbi non possono mica rischiare di viaggiare lontano dai genitori: acquistiamo l’imbarco prioritario, saltando la fila: altri 32 euro. E siamo 388. Mettiamo pure nel conto che a Bergamo bisogna pure arrivarci: c’è un bus che dalla stazione centrale porta direttamente all’aeroporto: 16 euro a testa, quindi 64. E anche Girona non è proprio Barcellona (è a 90 km), e lì il bus che porta nel capoluogo catalano costa 22 euro andata e ritorno, quindi 88 in tutto. Totale compresi gli spostamenti, 540 euro. Da 276 siamo passati velocemente a 540, eliminando pure l’assicurazione di viaggio: se perderanno la valigia gliene regaleranno una nuova, ma quello che c’era dentro non verrà risarcito. Proviamo con Alitalia, quella che nel nostro immaginario è la compagnia che dovrebbe costare di più. Entriamo nel sito internet e cerchiamo un volo per la stessa data: perfetto, partenza da Linate e arrivo a Barcellona El Prat (l’aeroporto principale, cittadino). Totale 119 euro a testa, che per quattro persone fa 476 euro. Più? Più poco o nulla perché le valigie sono comprese, e gli spostamenti da e per gli aeroporti sono possibili con i mezzi pubblici cittadini (un euro di biglietto), o al massimo col taxi che costa in tutti e due i casi non più di 12-13 euro. Alla fine della fiera, Alitalia conviene molto più che Ryanair facendo risparmiare 60 euro circa. Ma c’è di più: una cosa e partire da Linate (venti minuti per arrivarci), altra è partire da Bergamo (un’ora almeno). Una cosa è poi atterrare a Barcellona El Prat (dieci minuti dal centro), altra è atterrare a Girona (un’ora e mezza dal centro). E con bambini al seguito, questo conta parecchio. L’esempio vale in molti casi, sia per Ryanair che per Easyjet e compagnia – in teoria – low cost. Facciamo attenzione: bastano pochi minuti per non prendere cantonate.
Daniele Gamberini
Foto: www.economiafinanza.net
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