L’attrazione verso quei gruppi che riescono, con il loro sound, ad abbracciare vari generi musicali è stata in me sempre molto forte. Le sonorità dei Temper Trap passano con scioltezza dall’Indie al pop, dall’elettronica all’alternativa con una precisione che non sentivo da tempo. “Condition” è un album da ascoltare senza pause. La voce tormentata di Dougy Mandagi penetra intensa e malinconica nello spirito di chi ascolta “Sweet Disposition” o la sinuosa “Resurrection”. Dieci brani costruiti con sapiente capacità, che passano dalla ritmica di “Science of Fear” diventata la colonna portante del gioco cult “Fifa 2010”, alla trascinante “Fader” , dall’elettronica di altissima qualità “Rest” alla melodica e sensuale “Fools”. Brani che delineano una personalità dirompente di tutti i componenti della giovane band. Jonathon Aherne al basso, Lorenzo Sillitto alla chitarra e alle tastiere, Toby Dundas alla batteria e Dougy Mandagi voce e chitarra. Con l’aiuto del loro produttore Jim Abbiss i presupposti per costruire un grande gruppo ci sono tutti.
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