“Mustang”, quel coraggio delle donne che ci salverà tutti

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I mustang sono dei cavalli selvaggi, indomabili come le cinque sorelle, Lale, Nur, Ece, Selma e Sonay protagoniste dell’opera prima della regista turco-francese Deniz Gamze Erguve in concorso nella sezione Alice della città della Festa del Cinema di Roma e candidato al premio Oscar per la Francia.

Per festeggiare la fine della scuola, le ragazze vanno al mare. Completamente vestite, fanno il bagno con altri studenti. In acqua salgono sulle spalle di alcuni ragazzi e giocano a fare la lotta. Le donne del paese “vestite color cacca” riferiranno dello “scandalo” alla nonna e allo zio (i genitori sono morti) che trasformerà la grande casa nella loro prigione.

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Il film è ambientato in un paesino dell’estremo nord della Turchia a seicento chilometri da Istanbul in cui – dice la regista – “sopravvive una cultura maschilista dove tutto ciò che riguarda la femminilità è costantemente ricondotto alla sessualità. Qualsiasi gesto compiuto da una donna, contiene una carica sessuale” . Per cui, ancora ragazzine, la nonna le “mette in mostra” in cerca di possibili mariti. Sorprende constatare come in un paese, così vicino all’Europa, ancora oggi, la libertà, la necessità della scoperta e la bellezza vengono sacrificate per l’onorabilità della famiglia. La regista “salva” gli uomini da un giudizio generale con il ragazzo che aiuterà Lale e che fa ben sperare in un futuro di pari dignità e uguaglianza. Anche se è nell’istruzione, nella cultura che ci può essere salvezza e riscatto reso dal saluto delle ragazze, in lacrime, all’insegnante che si trasferisce a Istanbul.

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Il riferimento a “Il giardino delle vergini suicide” di Sofia Coppola è quasi scontato anche se la regista afferma che non è stato quel film ad averla ispirata ma piuttosto – “Rocco e i suoi fratelli” e “Salò o le 120 giornate di Sodoma” per quella sorta di distanza che assume Pasolini nell’evocare attraverso una storia sordida una società alle prese col fascismo”. Pur avvicinandosi, nel ragionamento, al primo film della Coppola, gli si riconosce una individualità di scrittura e ripresa.

MUSTANG%20-%20photo%204-1“Mustang” è una bella storia di liberazione, di emancipazione forte e femminile, che procede con ritmo ed energia. Un riuscitissimo esordio per la regista che racconta attraverso gli occhi di Lale, il coraggio di sottrarsi a un futuro pianificato da altri.

di Patrizia Angona 

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