Mondiale ciclocross thriller: molti talenti, ciclisti che sbagliano traguardo e bici “dopate”

IMG_20160201_232442Disputati nel fine settimana i mondiali di ciclocross per la stagione 2015-2016, nel circuito situato a Zolder in Belgio.
Per i colori azzurri ci sono state poche gioie, in quanto non sono arrivate medaglie, ma i più giovani hanno dimostrato di avere un futuro ad altissimi livelli. Il fine settimana però è stato turbato dalla scoperta della prima bici “dopata”,  cioè dotata di motorino elettrico; la bici è stata ricondotta alla campionessa europea Under 23,  la belga Van Den Driessche la quale,  in lacrime, ha dichiarato: ” La bici non è mia,  è di un ragazzo che si allena con me ed i miei fratelli,  che ha una bici identica alla mia che i meccanici devono aver scambiato per una di quelle che uso e posta involontariamente tra quelle da usare in gara. Ora spero di fare chiarezza ed avere una seconda possibilità perché in questo momento la mia carriera é finita,  ma sono innocente”. La federazione belga ed il Ct della nazionale hanno però chiuso le porte alla Van den Driessche,  non ritenendo veritiera la sua posizione. Sono attualmente in corso indagini della federazione internazionale.
Vediamo i risultati delle varie categorie, in ordine temporale di disputa della gara.

Junior uomini
Il week end dei mondiali di ciclocross si apriva in con la prova valevole per la categoria Juniores maschile,  di cui vedete il podio in foto,  con il presidente della federazione italiana Di Rocco intento a premiare. Il titolo di campione del mondo andava all’olandese Jens Dekker,  che completava la prova in 43’05”, conducendo la gara sin dai primi metri con aggressività e qualità tecnica di guida. Al secondo posto il francese Crispin,  che a fine gara pagava 35″ di ritardo; terza piazza sempre  francese,  con Bonnet che chiudeva  ad 1′ di ritardo. Primo degli italiani Dorigoni,  che giungeva sesto pagando 1’27” dal leader, risultato comunque buono per questo atleta già in mostra durante tutto l’arco della stagione.

Donne Under 23
Nella gara Under 23 femminile era la britannica Richards ad imporsi  vestendo la maglia iridata. La Richards concludeva la gara in 41’34”,  precedendo la ceca Noskova di 35″, mai realmente in lotta nell’ultima fase di gara. Terzo posto per l’olandese Kaptheijns, che nel finale staccava la svizzera Sina e conquistava la medaglia di bronzo con 47″ di ritardo dalla vincitrice.
Prima delle italiane la Arzuffi, che chiudeva settima ad 1’47”,  confermandosi tra le migliori giovani a livello internazionale.

Donne Élite
La De Jong è la nuova campionessa del mondo di ciclocross nella categoria Elite femminile; l’olandese è riuscita ad imporsi relegando al secondo posto la Mani, che non riusciva a rispondere al ritmo imposto dalla De Jong. Terza posizione per la Cant che, partendo da favorita, non riusciva ad esprimere prestazioni come quelle viste in Coppa del Mondo. Settimo posto per Eva Lechner che, rallentata  ad inizio gara da una caduta, non riusciva a compiere la rimonta.

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Uomini Under 23
Campionato del mondo Under 23 dall’esito imprevisto,  come neanche i migliori sceneggiatori avrebbero previsto. Toupalik,  atleta della Repubblica Ceca, aveva iniziato la gara con un buon ritmo,  ritrovandosi al comando con grandissime possibilità di portare a casa l’iride vista l’apparente superiorità su Iserbyt. Toupalik tagliava il traguardo, esaltava alzando le braccia, ma si accorgeva di averlo fatto quando in realtà mancava un giro ancora alla fine della gara; il belga Iserbyt ne approfittava,  lo superava, e dopo aver resistito al ritorno del ceco lo batteva nei metri finali,  diventando il nuovo campione del mondo di ciclocross. Terza posizione per il belga Hermans. Grande prestazione anche di Bertolini che per tutta la gara era nel vivo della corsa, arrivando fino alla seconda posizione salvo poi perdere tutto per una caduta, riuscendo a tagliare il traguardo in settima posizione; Bertolini ha disputato comunque una buona gara,  lasciando molto ottimismo per il futuro.

Uomini Elite
L’ultima prova della rassegna iridata era quella regina, riservata alla categoria Elite uomini. La gara si disputava sotto una pioggia leggera, su un circuito fangoso che regalava spettacolo e difficoltà tecniche maggiori. Sin dalle prime fasi di gara in testa si formava una terna composta da Van der Haar, Van Aert e Nys, per una gara che risultava essere altamente spettacolare. All’inizio dell’ultimo giro Van der Haar guidava la corsa, seguito da Van Aert mentre rimontava dalle retrovie Van der Poel ( in foto, già  campione del mondo nella passata stagione, ndr) che si portava in terza posizione; negli ultimi metri di pedalata si capiva che la vittoria era una lotta ristretta a Van der Haar e Van Aert, con quest’ultimo che riusciva ad imporre un ritmo più duro e staccare il suo avversario andando a conquistare il campionato del mondo, con Van der Haar che si doveva accontentare della medaglia d’argento. Terza posizione per Pawuels, che nel finale rimontava fino a conquistare la terza posizione.

 di Yuri Casciato

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