L’olio extravergine d’oliva di qualità si è raccontato a Evoluzione

Nella prestigiosa cornice del MAXXI – il Museo nazionale delle arti del XXI secolo si è svolta la sesta edizione di Evoluzione, l’evento nato da un’idea di Simona Cognoli «Oleonauta» e La Pecora Nera Editore che ogni anno riunisce attorno alla cultura dell’olio extravergine d’oliva di qualità una variegata comunità costituita dai produttori, piccole aziende a «conduzione passionale», e da tutti gli altri operatori professionali del cibo e della sua divulgazione. Un’occasione d’incontro, di formazione e di confronto aperta quest’anno per la prima volta anche ai semplici appassionati.

I numeri dell’olio extravergine d’oliva in Italia

Anche quest’anno, a causa delle infelici condizioni climatiche, la campagna olearia dell’olio extravergine d’oliva italiano è andata ben al di sotto delle aspettative con una stima dell’Ismea intorno alle 290 mila tonnellate ed un calo medio sul territorio nazionale di circa il 30%.

Numeri preoccupanti che fiaccano la resistenza degli olivicoltori e si aggiungono alla media del 30% (con punte del 60% in regioni particolarmente complesse come la Liguria) di oliveti abbandonati malgrado i virtuosi tentativi di aziende che hanno fatto dell’adozione degli oliveti la loro missione.

Numeri che alimentano la percezione che non ci sia sufficiente olio extravergine d’oliva per le famiglie e incentivano la speculazione e la contraffazione.

Il ruolo di Evoluzione

Ogni anno, a seguito della campagna olearia, si susseguono in tutto il territorio nazionale eventi legati all’olio extravergine d’oliva: momenti importanti soprattutto per i consumatori che possono entrare a contatto con questo meraviglioso dono della Natura e del lavoro umano e rieducare il gusto perché il primo rapporto con l’olio extravergine è sensoriale.

In questo contesto così variegato Evoluzione ha scelto di privilegiare gli aspetti culturali dell’olio extravergine d’oliva nella felice intuizione che gli aspetti culturali della coltivazione dell’olivo e della produzione artigianale dell’olio extravergine di qualità, fatta di storia millenaria, di artigianalità, paesaggio, salute e benessere, siano assolutamente prevalenti.

Ad accompagnare Evoluzione vi sono stati alcuni partner istituzionali: la Regione Lazio, l’Arsial, Roma Capitale, il Dipartimento di Scienze e Culture Enogastronomiche dell’Università Roma Tre.

Una presenza che si è manifestata anche nella parte convegnistica, parallela a quella di libera degustazione presso i banchi degli operatori e di degustazione guidata dagli esperti, e che ha visto la netta prevalenza degli aspetti scientifici ad iniziare dall’incontro, moderato da Fabiola Pulieri, che ha avuto per protagonista la dieta mediterranea e gli aspetti salutari dell’olio extravergine d’oliva di qualità ed ha visto avvicendarsi i contributi del mondo accademico e di quello dello sport d’eccellenza perché l’olio extravergine d’oliva di qualità fa bene a tutti ad ogni età, rafforza le nostre difese immunitarie, arricchisce la nostra alimentazione quotidiana.

Gli EVOluti

Anche quest’anno Evoluzione ha voluto premiare con un riconoscimento gli EVOluti: coloro che nel loro specifico ambito professionale promuovono con i fatti e con il loro operare quotidiano la valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva e si riconoscono nel «Manifesto degli EVOluti» che riassume, come un vero e proprio manifesto culturale, i valori comuni della cultura e della preservazione e diffusione dell’olio extravergine come alimento irrinunciabile, custode della biodiversità, elemento essenziale del nostro paesaggio, motore della nostra economia, fonte di benessere.

L’oleoturismo

Come nella precedente edizione, Evoluzione ha voluto dare risalto e diffusione all’oleoturismo, che in Italia ha avuto nel quadriennio 2018-2022 la propria disciplina nazionale, ma che ancora registra ritardi nel completamento di quella regionale, come strumento per garantire ai produttori un «secondo raccolto», incentivare il turismo enogastronomico virtuoso, valorizzare il nostro paesaggio, privilegiare il rapporto personale con il territorio ed i suoi abitanti a scapito di un turismo di massa sempre più invasivo.

L’apertura agli appassionati

Evoluzione, che nelle precedenti edizioni era riservato solo agli operatori professionali, si è aperto per la prima volta, a partire dal primo pomeriggio, anche ad un nutrito numero di appassionati che hanno potuto conoscere i produttori, farsi guidare negli assaggi consapevoli, apprezzare le differenze e la ricchezza olfattive e gustative che le medesime cultivar regalano a seconda del territorio di produzione.

Preservare l’olio extravergine d’oliva di qualità per le prossime generazioni

Uno degli elementi di spicco di questa edizione di Evoluzione è stata la massiccia presenza di giovani e giovanissimi, spesso accompagnati dai loro insegnanti. Curiosi, moderatamente rumorosi, gioiosi come sanno essere quando esplorano.

In fondo lo sforzo maggiore che stiamo facendo tutti è proprio quello di preservare questo dono meraviglioso perché ne possano godere le prossime generazioni, per un futuro di pace e di benessere per loro e per coloro che verranno dopo di noi.

Foto di Marge Nauer da Pixabay

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