L’elisir di lunga vita è nelle nuove creme hi-tech

prodotti_viso_biologici1Il mercato cosmetico continua la ricerca verso la bellezza perduta della giovinezza, studiando ambienti quasi dimenticati dall’uomo, dove la sopravvivenza diventa difficile. Ed è proprio in quegli ambienti che si sviluppano forme di vita vegetali a noi poco note, capaci di vivere in condizioni ambientali ardue come il gelo dei monti svizzeri o gli orizzonti lontani del Madagascar.

Così Chanel inventa le tre creme hi-tech Le Jour, La Nuit e Le Weekend: la prima, a base di gelsomino e acido salicilico, per rafforzare i tessuti della pelle, la seconda è l’ideale per ricostruire penetrando nella pelle attraverso estratti di acido ialuronico e incenso. Così il tempo perduto si riacquista anche durante il Weekend, dove acqua della rosa centifolia e acido glicolico si pongono l’obiettivo di rinnovare ed idratare la pelle.

Nicholas Flamel ispira anche gli studi di La Prairie che crea contro gli smog attuali, una vita frenetica e contro lo stress le due creme Cellular Swiss Ice Crystal Cream e Cellular Swiss Ice Crystal Dry Oil. I prodotti, studiati tramite esperimenti sulla genetica dal dott. Daniel Stangl, contengono lo Swiss Ice Crystal Complex. Questo elemento è prodotto da erbe e alghe che si sviluppano sulle Alpi Svizzere ed attualmente è brevettato per trasferire alla pelle umana la forza e lo spirito di sopravvivenza che questi vegetali contengono per svilupparsi negli ambienti artici ad altezze importanti.

Sisleyouth è il trattamento antiage del brand Sisley, che non desidera rimanere indietro studiando una crema a base di piselli ed estratto di soia che migliorano la pelle e i suoi pigmenti già dopo il 25esimo anno di età, mentre Clarins pensa a chi ha già superato i cinquanta e desidera alleviare i danni ridensificando la pelle.

Tecnologicamente avanzate sono anche Absolue Yeux Precious Cells di Lancôme e Dreamskin di Dior che aiutano, rispettivamente, a migliorare il contorno occhi e il colorito della pelle attraverso gli studi sulle cellule staminali (che Dior conduce da ormai 15 anni).

di Mauro Stano

foto: donnaplanet.it

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