«Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8, 32)

L’essere umano è per natura complesso: è istinto, ragione e sentimento, materia, psiche e spirito. L’esperienza di vita e le norme sociali contribuiscono, inoltre, a dare a tale complessità un’ulteriore sovrastruttura. L’uomo è chiamato a ricoprire vari ruoli: è figlio, genitore, amico e lavoratore. Per far fronte a ciò che la vita terrena ci chiede, noi esseri umani costruiamo diverse immagini, svariate “maschere” che ci permettono di rispondere alle aspettative del contesto sociale in cui ci troviamo. La conseguenza però è che spesso, così facendo, perdiamo di vista la vera autenticità, diventando schiavi di noi stessi e del mondo che ci circonda. Allora che cosa di veramente importante dobbiamo sapere? Nel cammino della vita, è essenziale la conoscenza di noi stessi: “l’uomo interiore, prima di occuparsi di altre cose guarda dentro di sé” (Imitazione di Cristo, l. II). Dobbiamo tendere a questo fine “ascoltandoci”, ed entrando in contatto profondo con Dio; Egli infatti ci conosce con verità e misericordia: “Signore, che io conosca te e conosca me” (S.Agostino). Solo quando ci accostiamo al Signore con abbandono e mettendo a nudo le nostre fragilità, facciamo in modo che le “maschere” che indossiamo crollino, lasciando il posto alla vera autenticità: “colui che conosce la propria debolezza è più grande di colui che vede gli angeli” (Isacco il Siro). Questo atteggiamento interiore ci mette in comunione con Dio, ci permette di accettare la realtà per come si presenta,  in una sola parola, ci rende liberi. Spesso accade che gli eventi non vanno per come li vorremmo, lasciandoci inappagati e scontenti. L’atteggiamento di rifiuto che ne consegue, non ci permette di accettare la realtà: in tal modo essa ci domina, ci rende schiavi. La conquista della libertà sta invece nella capacità di accettare quello che ci accade con apertura ed accoglienza. Una volta presa consapevolezza di questa libertà, allora possiamo con disponibilità relazionarci al fratello, amandolo per quello che è, e consegnando a lui quello che noi siamo.  

Giusy Maniaci – Nadia Messina  

Foto: archivio “in libertà”

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