L’arte del Maestro Gaetano Porcasi andrà in orbita

Gaetano_PorcasiIl 25 Novembre sarà un giorno che il mondo dell’arte contemporanea italiana festeggerà con un’avvenimento di eccezionale importanza e relativo impatto mediatico.

Gli scienziati del GAUSS inseriranno infatti un’opera d’arte del pittore “Antimafia”Gaetano Porcasi, all’interno di un satellite spaziale che andrà in orbita. Non era mai accaduto prima di oggi e noi di Inlibertà per primi abbiamo ottenuto l’esclusiva sul servizio. Oggi parleremo con il Pittore Gaetano Porcasi e con Carmelo Bartolo Crisafulli, figlio della vittima di Mafia ritratta dal Maestro.

Carmelo Bartolo Crisafulli, Responsabile della Comunicazione e Direttore dello Studio Pinacoteca Porcasi, declama “Abbiamo avuto sinfonie, registrazioni, uomini e scimpanzé, anche strumenti musicali, ma un’opera d’arte, con funzione pedagogica, un segnale contro le mafie da parte della società civile, non era mai salita fra le stelle e questo privilegio toccherà al maestro Porcasi. Preparare il trolley, allo scafandro provvederanno gli amici scienziati al CNR di Tor Vergata. Un grazie di cuore alle tantissime persone che hanno reso possibile questo evento a cominciare dal Prof.Ing. Maurizio Recca , la Prof.PhD. Chantal Cappelletti , all’Ing.Paride Testani , all’Ing. Giuseppe Martinotti e tanti altri che spero di ringraziare a Roma personalmente a nome mio e del maestro che rappresento”.

Come anticipato, il quadro di Porcasi rappresenta il padre di Carmelo Bartolo Crisafulli, un carabiniere ucciso per mano della Piovra, mentre con onore svolgeva il suo lavoro.

Simona Mazza Gaetano, innanzitutto ti ringrazio per averci onorato di questa “chicca” in maniera esclusiva. Non capita tutti i giorni di avere una notizia di tale portata mediatica e di avere l’onore di conoscere un artista vivente del tuo calibro.

Gaetano Porcasi  Grazie Simona: noi siamo umili ma camminiamo con il motore di una Ferrari

S.M Gaetano,solitamente nelle tue opere dipingi storie di mafia che hanno per protagonisti personaggi assai noti , a livello nazionale ed internazionale. Come mai questa volta rappresenti un carabiniere, sconosciuto ai più. Quale vuole essere il tuo messaggio?

Gaetano Porcasi Per me è molto importante sottolineare un concetto: Non ci sono vittime di serie A e vittime di serie B. Tutti hanno la stessa dignità e gli stessi diritti . Tutti i morti di Mafia muoiono per la stessa causa. E’ questo messaggio che voglio lanciare e deve passare intatto. Nel quadro rappresento un carabiniere che non conosceva nessuno e appariva come un morto di serie B. Ebbene io oggi voglio che la gente cambi radicalmente modo di pensare. L’opera racconta la storia di un carabiniere e ho scelto una vittima non conosciuta per dire basta morti di serie a morti di serie b Tutti hanno diritto di essere ricordati Senza più’spettacoli mediatici

S.M Carmelo Bartolo Crisafulli , chi era tuo padre? Potresti spiegare come è morto e perché?

Carmelo Bartolo Crisafulli Si, certo. Il mio papà, vittima innocente di mafia, venne ucciso 30 anni fa per l’amore che aveva per il suo Paese e la sua gente, pur non essendo obbligato a farlo, intercettò un grosso carico di droga e quel suo intervento comportò la sua condanna a morte. Mio padre era un soldato di leva , chiamato alle armi il 25 gennaio 1942, presso il 64° Reggimento di Fanteria Ivrea. Il territorio fu dichiarato in stato di guerra fino all’armistizio. Poi transitò nell’Arma dei Carabinieri nel gennaio 1945, dove rimase in servizio fino al suo collocamento in congedo assoluto, per riforma e pensione privilegiata, per le sue innumerevoli infermità per causa di servizio, il 19 gennaio 1977.

Durante il suo servizio è stato presso il C.R.F.B. (Centro Repressione Forze Banditismo) agli ordini dell’allora Capitano Carlo Alberto dalla Chiesa nel territorio di Corleone. Alle dipendenze dello stesso presso la Legione Carabinieri di Palermo dal 1963 al 1969. Ha partecipato dal 15 luglio 1943 all’8 settembre 1943 alle operazioni di guerra nella Provincia di Napoli con la 252^ Sezione Carabinieri mobilitata. Ricevette un “Encomio solenne” dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri in data 6 luglio 1943 con la seguente motivazione: “Durante violento bombardamento aereo nemico, addetto ad un rifugio cittadino in parte colpito, si prodigava nelle e cure dei feriti, rianimando con la propria serenità gli altri cittadini e dando prova encomiabile di calma e sprezzo del pericolo. Livorno 28 maggio 1943”. Decorato con medaglia per il periodo bellico 1940 – 1943. Decorato con la medaglia della guerra di liberazione. Campagna di guerra 1943. Campagna di guerra 1944. Campagna di guerra 1945. Croce d’argento di anzianità di servizio anni XVI. Croce d’argento di anzianità di servizio anni XXV.

Fu ucciso il 27.4.1983, a colpi di arma da fuoco a Palermo poiché aveva intercettato un carico di casseforti con all’interno stupefacenti, transitate nei pressi della propria abitazione

S.M Insomma, era uno di quelli che io definisco “eroe del quotidiano”. Il quadro di Gaetano Porcasi lancia un messaggio piuttosto forte, messaggio che gli è stato trasmesso di riflesso da te e dal racconto della tua storia. Come pensi di poter scuotere la sensibilità delle persone, dal momento che spesso certi episodi cadono nel dimenticatoio all’indomani di certi luttuosi avvenimenti?

C.B.C La Cultura è l’unica via di salvezza. Tutte le volte che si sensibilizzano le coscienze è cultura, è questo il nostro compito, educare non solo insegnare, un grande disse: Insegnare lo può fare.  Ricordati è la prima volta nella storia che un’opera pittorica parte per lo spazio ,soprattutto un’opera di impegno civile per il messaggio che reca. Da sopra la terra chi vedrà il nostro pianeta, lontano chilometri , vedrà quest’opera e il nome di questa pittura rimarrà nella storia

S.M Come hai conosciuto Gaetano? E cosa è nato da questo sodalizio?

C.B.C Gaetano mi ha contattato su fb. Mi ha chiesto se avessi mai visto una sua mostra, io francamente avevo visto qualche suo dipinto su internet, ma nulla di più Mi ha incuriosito, e allora sono andato al suo studio. Ho conosciuto i genitori, gente semplice, ma genuina Pensa, alla madre una vicina aveva regalato tre cedri, me ne regalò uno subito .Ho cominciato a frequentare il suo studio, ho carpito i segreti della sua tecnica. Mi sono innamorato, io sono un appassionato d’arte. Mi ha chiesto se gli dessi una mano per qualche recensione Ho cominciato ad aiutarlo nelle prime mostre, prime con me s’intende. Ho preso contatti con tante persone, insomma ho iniziato a curargli l’immagine.

S.M.   Insomma, Gaetano è il classico artista geniale nel suo campo, ma come tutti gli artisti, che vivono “anni luce”, per restare in tema, ha delle lacune nel vendersi come “prodotto” di marketing?

C.B.C. Lui è schivo, a volte impacciato, io sono più sicuro, sono abituato al pubblico alle telecamere, ai microfoni, da ragazzo ero DJ E poi da sociologo sono abituato al confronto. Mi occupo di sociologia delle migrazioni e delle devianze giovanili.

S.M. Cosa ti piace della sua arte? Descrivi le caratteristiche tecniche ed emozionali della sua Arte.

C.B.C. Gaetano è un artista puro che crede nelle cose che fa. Ha una mano sicura, è rapido nelle fisionomie. Riesce a fare un quadro in pochi giorni. E’ rallentato per far asciugare i colori.  Riesce con poche pennellate a tratteggiare qualunque viso .E’ un ritrattista, un mosaicista, un paesaggista, ha una tecnica materica Si rifà a Guttuso, ma mentre quello era statico, lui è dinamico, il suo messaggio è in continua evoluzione E’ il mago del colore, usa tonalità sgargianti, predilige il rosso, il verde, il giallo l’azzurro Usa i pennelli come fossero bisturi. Si è inventato le mattonelle della toponomastica, che stanno ad indicare l’anno nel quale si sono svolti i fatti. L’osservatore comprende subito ed inquadra la data. Poi fa richiami alla città, con la rappresentazione di qualche monumento importante, conosciuto A volte scrive interi titoli di giornali, soprattutto l’occhiello. Ha quadri disseminati un pò ovunque. A spello ha una mostra permanente che ha acquistato la Provincia di Perugia. A Corleone, nella casa di Bernardo Provenzano ha una mostra permanente di 45 opere, importanti.  Ha una collezione completa di dipinti sulle stragi che vanno dal 1869 ad oggi. Attualmente questi quadri sono nell’ex convento dei Gesuiti ad Alcamo (TP)Ha al suo attivo circa mille opere fra grafica, tele e tavole. 

S.M. Che periodi storici inquadra?

C.B.C. Parla delle stragi dal 1860 Inizia con la spedizione dei mille fino al disastro della Concordia

S.M. Dove è possibile ammirare le sue opere? Espone solo in Italia?

C.B.C. L’ultima mostra importante , di sola grafica, si è tenuta alla Bocconi ed è durata due mesi Ha esposto a Bruxelles, Austria, Francia. Abbiamo addirittura richieste per Buenos Aires Forse riusciamo a concretizzare qualcosa a Parigi alla Sorbona, al CERN a Ginevra. La mia venuta a Roma è anche per questo. Stiamo facendo un lavoro di cartografia per individuare a tutti ove egli ha esposto. 

Ha esposto alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, ove conservano una sua opera.

di Simona Mazza

foto: laperfettaletizia.com 

 

1 risposta

  1. gianni

    Caro Gaetano sono Gianni Palagonia. Non so come è possibile che.mi sia.sfuggita questa notizia meravigliosa. Sono felicissimo per te ed orgoglioso di conoscerti. Sei una persona seria.ed in grandissimo professionista della pittura e della comunicazione. Questo successo è meritatissimo. Bravo

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