La Parigi degli anni ’60 e il club degli incorreggibili ottimisti

Come scegliamo i libri che compriamo? A volte entriamo in libreria con una idea precisa in mente: il nuovo libro di tal dei tali, qualcosa su questo o quell’argomento. Altre volte entriamo in libreria a passeggiare tra gli scaffali come tra le strade di una città nuova, una città da alzare lo sguardo per coglierne i palazzi e le sfumature di colore, e ci facciamo colpire da un titolo o da una copertina. Altre volte ci facciamo consigliare dal libraio di fiducia.

Quando sono entrata in libreria quel giorno non cercavo nulla di preciso, ho preso Il club degli incorreggibili ottimisti tra le mani: 700 pagine del nuovo best seller francese. Non amo i best seller e neppure i libri troppo voluminosi: se si usano così tante pagine per dire qualcosa a volte non si ha nulla da dire. Non conoscevo neppure l’autore, Jean-Michel Guenassia, e il nome non mi diceva nulla se non la sua provenienza. Nella quarta di copertina ho scoperto che si trattava non di uno scrittore, ma di un avvocato che ha abbandonato il lavoro per dare alla luce il romanzo di una vita, una idea romantica della scrittura che ho sempre amato, una scelta coraggiosa. Ho scoperto inoltre che l’intera storia si svolgeva nella Parigi degli anni ’60: quando compriamo un libro alle volte non è il titolo a colpirci, o la copertina, ma stiamo semplicemente cercando un ambiente, un posto e un’epoca che amiamo in cui vivere per la durata del libro, avevo bisogno di un po’ di Parigi e di un tempo in cui gli ideali sembravano realizzabili, così l’ho comprato. Il sottotitolo recitava: “Quello che per loro contava nella Terra promessa non era la terra. Era la promessa.”

Michel Guenassia era ancora un bambino quando, proprio nel 1959, passeggiando nella periferica rue Denfert-Rochereau, vide Kessel eSartre seduti insieme a ridere in un bistrot. L’eroe dell’aviazione francese, e membro dell’Académie, ed il filosofo dell’esistenzialismo, che rifiutò il premio Nobel per la letteratura nel 1964, si narra che insieme aiutassero i rifugiati dell’Est.

Il bistrot era il Balto, sul retro c’è una porta sempre chiusa ed il cartello sulla porta recita “il club degli incorreggibili ottimisti”. Michel Marini, 12 anni proprio come Guenassia all’epoca dell’incontro, capita al Balto insieme agli amici per giocare a calcio balilla, e continua a fissare quella porta, fino a che un giorno entra e lo vede: Sartre lì a giocare a scacchi. È così che Michel conosce Igor, Leonid, eroe dell’URSS fuggito in occidente per amore, Vladimir , ex-ambasciatore in Bulgaria, Pavel e gli altri. È così che Michel, attraverso le loro storie, le barzellette su Stalin, le partite a scacchi, entra in contatto con la Storia, le fughe, le deportazioni, l’esilio, e con quegli incorreggibili ottimisti che ancora credono nel comunismo.

Attraverso i pomeriggi al Balto Michel cresce “Sei vivo, non lagnarti, per te tutto è possibile”, ed un’intera epoca scorre: i dischi di rock and roll, la guerra d’Algeria, la morte di Camus. Solo a metà del romanzo conosciamo il vero protagonista che unirà i fili interrogandosi ed interrogandoci sull’impossibilità del perdono che ciascuno deve a se stesso di fronte alle atrocità della Storia.

Nonostante la complessità degli intrecci come dei temi toccati, la scrittura è fluida, basata sul dialogo rapido, gli occhi sono quelli di un bambino: cronista ignaro che solo poco a poco scopre la vera entità di ciò che sta vivendo. Parigi è caotica e Piovosa, la Parigi di chi la vive giorno per giorno nei quartieri di periferia che non perdono tuttavia la loro magia: i quartieri dove è possibile incontrare Sartre o la Storia in un Bistrot, i giardini di Lussemburgo dove Michel passa ore ad ammirare la fontana dei Medici.

Il romanzo è stato selezionato per il Prix Goncourt, vincitore del Goncourt de Lycéens, finalista al Prix de Libraires e ha ottenuto il primo premio dei lettori, con oltre un milione di voti, della rivista Notre Temps. Per chiunque avesse bisogno di una Parigi degli anni ’60 è il libro giusto.

Claudia Durantini

Nella foto Jean-Michel Guenassia: panorama.it

Autore: Jean Michel Guenassia – Editore: Salani – Anno di pubblicazione: 2010 – Prezzo: € 18,60 – Pagine 708

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