L’Unione Europea cerca una leadership politica nella gestione della crisi del debito

Rivitalizzata dal Nobel per la pace, l’Unione Europea cerca una leadership politica nella gestione della crisi del debito nel summit del 18 e 19 ottobre e lo spunto per avanzare nella integrazione dei sistemi economici e finanziari.

Tanti i temi in agenda con la ulteriore richiesta di aiuti (o di tempo) da parte della Grecia, la posizione della Spagna che sta ritardando il ricorso all’intervento della Unione Europea e l’accentramento della vigilanza sul sistema bancario. Ma al centro dell’agenda sembra ci sia anche la necessità di dare un messaggio positivo ai mercati.
Nel fine settimana sono arrivate da Tokio nel corso dell’incontro annuale del FMI le dichiarazioni ottimistiche di Mario Draghi insieme ad un generale consenso sul miglioramento della congiuntura di cui probabilmente non ci stiamo accorgendo.

Negli Stati Uniti si avvicinano sempre di più le elezioni ed i sondaggi sembrano rimettere in gioco Mitt Romney alimentando l’incertezza di fondo che domina attualmente i mercati; una vittoria repubblicana alla Casa Bianca ed al Congresso darebbe nel breve periodo un impulso ai mercati allontanando i timori per il superamento del fiscal cliff (aumento automatico delle imposte e taglio della spesa) ma per il resto sarebbe una forte incognita.

Sembra quindi che anche questa settimana, a meno di sorprese positive costituite dalla richiesta di aiuti da parte della Spagna e da utili delle società quotate superiori alle attese, ci si possa aspettare un andamento fiacco dei mercati.

Renzo Moretti Presidente GWA

foto: ijobs.it

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