La Cyber guerra degli americani

Si chiama CyberCity la nuova frontiera della vita virtuale dopo Second Life.

Second Life raccoglieva fino al 2009 oltre 1.400.000 utenti attivi da tutto il pianeta. Utenti che non solo agiscono e interagiscono tra di loro, ma che costruiscono materialmente il loro mondo e creano oggetti che possono anche vendere guadagnando Linden Dollar (la moneta ufficiale).

Il mondo di Second Life, aperto a tutti e gratuito, ha visto la partecipazione di molte università che vi hanno creato ambienti per lo scambio culturale, aziende che hanno avviato virtual business, città che vi hanno edificato le proprie gemelle virtuali (Mantova fu la prima).

A CyberCity vivono oltre 15mila persone, ci sono banche, ospedali, semafori e bar. A differenza di Second Life tuttavia CyberCity è una città in guerra. CyberCity è infatti stata ideata dalla Counter Hack, azienda del New Jersey, per la formazione e l’addestramento di “hacker governativi”.

Sembra uno scenario futuristico ma non lo è, gli attacchi degli hacker agli obiettivi americani si moltiplicano, di recente si è svolta una vera e propria battaglia tra i cyber-guerrieri iraniani, che hanno tentato un attacco a Wall Street, e cyber-guerrieri americani che hanno risposto con attacchi alle installazioni nucleari iraniane.

di Redazione

foto: associazionelatorre.com

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