J.Ax contro il Pdl: è polemica sul nuovo inno

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Il nuovo inno del Pdl, suonato per la prima volta alla kermesse di Villa Gernetto, ha già suscitato polemiche da parte del mondo della musica. Il rapper italiano J.Ax accusa l’ex Premier Silvio Berlusconi di aver utilizzato un’espressione che a suo parere gli appartiene. “Noi siamo il Popolo della libertà, gente che spera, che lotta e che crede nel sogno della libertà”, recita il ritornello del nuovo inno del Pdl scritto dallo stesso Berlusconi in “tre ore e mezza”. Parole che in effetti ricordano una famosa canzone del rapper milanese intitolata appunto “Gente che spera”.

Nella serata di domenica J.Ax ha subito esternato il suo sdegno su Twitter: «Domani denuncio Berlusconi. Buonanotte. Incredibile».

L’ex ministro della difesa Ignazio La Russa, in vena anche lui di citazioni, ha così commentato la vicenda: «Ma non facciamo ridere. Solo se sotto l’effetto, non solo musicale, di “Maria Juana” si può sostenere una simile bufala. Più che una “idea di panna” mi sembra, come dice la loro canzone un’idea di cann…» ha concluso il coordinatore nazionale del Pdl.

Oggi l’ex leader degli Articolo31 ha corretto le sue dichiarazioni in un video apparso sul suo sito ufficiale. «Mi è giunta voce, tramite i miei follower su Twitter, che il nuovo inno del Pdl si sarebbe appropriato di un importante concetto che così bene ho espresso nella mia canzone “Gente che spera”. A una prima lettura, mi pare che gli autori dell’inno non siano riusciti ad esprimersi con altrettanta efficacia e che non si possa parlare di un vero plagio. Tuttavia sappiate che lo slogan “Gente che spera” mi appartiene».

Matteo Testa

foto: cadoinpiedi.it

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