Intervista a Leonardo Di Lascia, curatore della collana IRA di Bertoni Editore

In questo periodo particolarmente fecondo per il pensiero letterario, le grandi case editrici editano in maniera continuativa libri in quantità industriale, pur se non sempre con contenuti meritevoli di attenzione. Allo stesso modo, per sopperire alla varietà degli argomenti, nascono incessantemente collezioni editoriali con indirizzi specifici che a volte, però, non soddisfano le aspettative del curatore.

La peculiarità si capovolge se queste iniziative vengono proposte da editori minori che, per soddisfare sempre di più le aspettative dei propri lettori, implementano l’offerta investendo in energie e capitali sociali con l’auspicio di vedere crescere gli acquirenti e gli utili dell’azienda.

A tal proposito, l’estate scorsa è uscita la collana IRA di Bertoni Editore. Abbiamo intervistato il curatore Leonardo Di Lascia.

Leonardo, spiegaci innanzi tutto cosa significa curare una collana.  

Curare una collana è un compito importante, perché vuol dire dare un taglio specifico ad un genere come il thriller già molto forte sul mercato. Vuol dire cercare una strada diversa a quella già battuta e soprattutto portare in libreria un progetto curato nei minimi particolari.

IRA, un nome corto, efficacissimo. Come lo hai scelto e perché?

Parola corta, memorizzabile, e poi l’ira è il sentimento che scatena omicidi e cattiveria, IRA sintetizza un genere è un modo di concepire il male.

La collana è uscita con due romanzi d’apertura: Le memorie dell’ombra di Jacopo Montrasi e Sola nell’auto di Patrizia Calamia. Due autori con percorsi diversi. Spiegaci il motivo di tale scelta.

Son due romanzi che ho voluto fortemente, Jacopo Montrasi ha uno stile meno thriller e più psicologico, ma con questo romanzo è riuscito a fondere i due elementi ed a creare un romanzo fuori dagli schemi, un modo di scrivere il thriller interpretato da lui, c’è sempre un cattivo, un indagine e i requisiti del thriller ma lo svolgimento risulta diverso, leggere per credere.

Patrizia Calamia invece è un’autrice ormai nota nell’underground di genere, ho avuto modo di leggere già i suoi precedenti lavori, e devo dire che ad ogni lavoro c’è una crescita costante. Sola nell’auto è un thriller classico ma con un indagine al cardiopalma, ben studiata e strutturata, non banale e ricca di colpi di scena, un must per il genere, un libro che consiglio a tutti gli amanti del genere. I due libri son usciti contemporaneamente per dare ai lettori due prodotti diversi, ma comunque sempre della stessa collana, quindi un punto in comune c’è, sarei curioso di sapere da chi li ha letti qual è.

Cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime uscite?

Le prossime uscite saranno di livello come le due già in commercio, il numero tre sarà Andrea Del Castello, scrittore di saggi e di libri su tecniche di scritture, il suo libro si intitolerà “Quando la morte chiama” e sarà un bella sorpresa e questo è ultimo del 2018, il 2019 inizierà con il botto, con un autore Giallo Mondadori… una bella sorpresa.

Dove vi troviamo?

In libreria e sui principali store online: Amazon, Ibs, Giunti. Nei prossimi mesi saremo inoltre presenti a fiere, festival e su Thrillernord!

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